“In queste ore piangiamo un caro amico di Istoreco, Adriano Landini detto Buti, scomparso martedì 5 giugno a 92 anni di età. Adriano è stato per decenni il presidente della sezione reggiana dell’ANVCG, l’Associazione nazionale delle vittime civili di guerra, portando avanti un costante impegno per la memoria che gli è valso anche la nomina a cavaliere ufficiale. Ora manteneva l’incarico di presidente onorario” – ricorda l’Istituto reggiano.

“Adriano ha collaborato a lungo con il nostro istituto, per riportare attenzione sulle tantissime vittime civili reggiane provocate dalla seconda guerra, comprese le oltre 260 persone uccise dalle bombe del 7 e 8 gennaio 1944, durante il più massiccio attacco aereo anglo-americano all’area delle Officine Reggiane, uno dei principali siti bellici fascisti in quel periodo. Landini era nato e cresciuto a Santa Croce, era un ragazzo del Popol Giost e ha vissuto da vicino quei momenti terribili, di cui ha sempre portato testimonianza. Si è sempre battuto per una maggiore valorizzazione del monumento in memoria, spesso poco incurato all’intero del parco Santa Maria, fra via Roma e la questura, nel cuore del vecchio quartiere operaio di Santa Croce. Ed è sempre stato un grande sostenitore del Viaggio della Memoria, a cui la sua associazione ha dato appoggio costante”.

“Per sopravvivere in quegli anni durissimi, si è ingegnato in tanti modi, cercando risorse ovunque, sempre guidato da una forte idea antifascista. Giovanissimo, durante il coprifuoco trova il modo di entrare in un magazzino pieno di munizioni, e mette la scoperta a disposizione della Resistenza, tanto da essere successivamente considerato un partigiano per questa azione.

Adriano lascia moglie Anna, la figlia Maurizia con Andrea, i nipoti Simone e Serena, i pronipoti e parenti tutti. I funerali avranno luogo in forma civile mercoledì 7 giugno alle 10 partendo dalle camere ardenti dell’Arcispedale Santa Maria Nuova per l’Ara Crematoria presso il Nuovo Cimitero di Coviolo, ove sosterà in attesa di cremazione.

Il nostro pensiero – conclude Istoreco – va a loro e ad Adriano, alla sua generosità e al suo impegno costante”.