Inaugurata poco meno di un anno fa a fronte di un investimento pari a circa 250 mila euro, la palestra robotica dell’Istituto – centoventi metri quadri dove, in questi mesi, è stato possibile marcare un significativo incremento dell’intensità dei trattamenti riabilitativi – risulta essere riferimento sempre più prezioso e imprescindibile anche delle attività di ricerca dell’ospedale, una focalizzazione che la Direzione generale ha indicato tra i pilastri del Piano Strategico per un ulteriore sviluppo delle attività del MRI.

«Ci sono state due fasi, prima asincrone e ora parallele – racconta Ilaria Baroncini, medico fisiatra di Unità Spinale a capo della task force –: la prima, necessaria per far acquisire ai fisioterapisti la necessaria esperienza sulle apparecchiature per una gestione sempre più ottimale e personalizzata dei trattamenti; la seconda, dedicata alla ricerca, di ulteriore investimento, che ha previsto il distaccamento di un fisiatra e di un ingegnere biomedico il cui ruolo – aggiunge – è quello di supportare la gestione dell’hardware e dei dati raccolti e contribuire allo sviluppo di nuovi protocolli di ricerca».

Va proprio in questa direzione lo studio su un’ottantina di pazienti, già approvato dal Comitato Etico ma ancora in fase di avvio e della durata di due anni, per la valutazione dell’efficacia del trattamento combinato con strumentazione Hunova® per le persone con lesioni midollari complete e incomplete. «Questo studio – aggiunge Baroncini – è finalizzato allo sviluppo di protocolli clinici adattabili ai nostri pazienti, cerchiamo di comprendere quale possa essere il timing perfetto per introdurre questa specifica riabilitazione, ma anche frequenza e numero di sedute per creare protocolli ad hoc».

HUNOVA: dispositivo medico robotico programmabile che consiste in due piattaforme elettromeccaniche a due gradi di libertà, una a livello dei piedi ed una a livello della seduta. Utilizzato per lavorare sull’equilibrio e sul rinforzo del tronco da seduto, per la propriocettiva in stazione eretta bipodalica e monopodalica; mobilizzazione passiva, attiva e rinforzo della tibio-tarsica