Ultimo atto carpigiano, mercoledì 19 in sala Consiglio Comunale, per il P. U. G., il “Piano Urbanistico Generale” che sostituirà, a livello di Unione, i precedenti strumenti dei singoli enti: la Giunta ha infatti preso atto delle ultime osservazioni, demandando all’organo collegiale la decisione finale sulle osservazioni stesse e sui contributi. Quindi si potrà passare all’adozione, come hanno fatto o stanno per fare gli Campogalliano, Novi e Soliera. Sul totale di 142 “osservazioni puntuali” (per complessivi 178 quesiti), quelli riguardanti il territorio di Carpi sono state 48.

Commenta Riccardo Righi, assessore all’Urbanistica: «E’ stato un lavoro complesso, lungo e molto difficile, con un percorso di formazione pubblico, corale e partecipato, perché abbiamo voluto investire molto in ascolto. Si tratta di un punto di svolta direi epocale, per i cittadini dei quattro Comuni dell’Unione, caratterizzato da discontinuità tra espansione e rigenerazione, scelte politiche concrete, fatti e non proclami. Il PUG è un piano esigente, che guarda a trasformazione sostenibili, di qualità, valutando il benificio pubblico, che registra un incremento della quantità del verde, del suolo permeabile, di infrastrutture ciclabili, aree boscate e corridoi ecologici per incrementare la biodiversità. Siamo alla vigilia di una nuova stagione dei diritti e della socialità, un welfare diffuso, la prossimità dei servizi e la multifunzionalità dei servizi».

L’introduzione del PUG, per il carattere di novità assoluta, è stata effettivamente accompagnata da una campagna informativa e comunicativa senza precedenti, con un programma di iniziative denominato “Officina PUG”, comprendente un questionario on-line rivolto ad abitanti e fruitori del territorio interessato; l’attivazione dello “Sportello PUG” (un pomeriggio la settimana per video-chiamate con l’Ufficio di Piano); l’attivazione di un indirizzo e-mail specificamente dedicato alle informazioni e richieste relative al nuovo PUG; il coinvolgimento di associazioni e rappresentanti; presentazioni pubbliche svolte in frazioni e quartieri; nella fase di deposito oltre 210 incontri (con associazioni, imprese, ordini ecc.) e otto assemblee pubbliche nel territorio dell’Unione fra gennaio e aprile (tre a Carpi); video divulgativo-comunicativi; “tavoli di confronto” con associazioni di categoria economiche e agricole, consulte comunali, associazionismo del Terzo settore, organizzazioni sindacali, ordini e collegi professionali.