I Carabinieri della Stazione Bologna hanno eseguito un divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un 33enne italiano, operaio, domiciliato a Bologna, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi.

Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, scaturisce dai fatti accaduti la notte del 16 luglio scorso, quando la Centrale Operativa dei Carabinieri di Vergato ha ricevuto la telefonata di un cittadino che riferiva di una lite tra un uomo e una donna tra le mura domestiche di un appartamento a Castiglione dei Pepoli.

All’arrivo dei Carabinieri del luogo, la donna, una casalinga italiana sulla trentina, riferiva di essere stata aggredita dal compagno, il 33enne indagato che, visibilmente ubriaco, l’aveva presa a schiaffi e minacciata di morte durante una discussione scaturita da un raptus di gelosia. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Castiglione dei Pepoli hanno rilevato che quanto accaduto il 16 luglio, è stato l’epilogo di una serie di maltrattamenti che la donna ha iniziato a subire da circa un anno, subito dopo il matrimonio e in particolare con l’arrivo di una gravidanza, poco gradita al compagno che aveva aumentato le sue minacce, alludendo che avrebbe fatto sparire la donna e la figlia grazie alla conoscenza di alcuni “zingari”. Rintracciato dai Carabinieri della Stazione Bologna in una struttura cittadina, il 33enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice.