da sinistra Laura Bernaroli, Gustavo Savino e Cecilia Zurlo

L’estate non è ancora finita ma è già tempo di esami, sia per gli studenti delle superiori che nei prossimi giorni affronteranno le prove di riparazione che per gli universitari con le prime sessioni programmate a settembre. Fondamentale, in questo senso, affrontare un’attività fisica che può fungere da strumento efficace e naturale per la salute, con il miglioramento delle abilità cognitive e l’apprendimento anche per i lunghi periodi di studio.

Svolgere attività fisica moderata in maniera costante e strutturata aiuta anche il lavoro del sistema nervoso centrale, al contrario, uno stile di vita troppo sedentario, abitudini alimentari disordinate, oltre alle poche ore di sonno, possono influire negativamente sulla capacità di concentrazione, soprattutto se protratte nel tempo.

Il servizio di Medicina dello Sport dell’Azienda USL di Modena, diretto dal dottor Gustavo Savino, indica così alcuni accorgimenti e strategie che possono aiutare ad affrontare un impegno mentale intenso dopo un periodo di vacanze o di sospensione allo studio.

1) Ogni 45-50 minuti di studio è opportuno dedicarsi ad alcune piccole ‘pause attive’ della durata di circa 3 minuti, durante le quali si possono stimolare diverse parti del corpo attraverso degli esercizi di attivazione muscolare. Qualche esempio, ognuno della durata di almeno 30 secondi: saltelli sul posto alternando apertura di braccia e gambe a piegamenti sulle ginocchia.

2) Se si passa molto tempo davanti ad un computer è consigliabile effettuare qualche esercizio per la mobilità del rachide cervicale per evitare sovraccarichi e dolori dovuti a cattive posture. Qualche esempio, ognuno della durata di almeno 30 secondi: inclinazione laterale della testa (destra e sinistra portando l’orecchio verso la spalla), flessioni anteriori e posteriori della testa, rotazione del capo lenta. Altrettanto importante, per defaticare e rilassare gli occhi, portare lo sguardo lontano, verso l’alto, in basso e verso la punta del naso

3) Evitare stimolanti come la caffeina ad alte dosi: le bevande a contenuto energetico non migliorano l’apprendimento, se assunte a concentrazioni elevate possono aumentare la frequenza cardiaca e contribuire all’ansia riducendo la capacità di attenzione.

4) Assicurarsi il giusto riposo quotidiano ed evitare lo studio notturno.