Uscito dal supermercato con lo zaino in spalla colmo di bottiglie di liquore, è stato fermato dall’addetto alla sicurezza che gli chiedeva di mostrare cosa avesse nello zaino. Vistosi scoperto ha cercato di guadagnare la fuga, reagendo con spintoni per poi mordere la mano dell’addetto alla sicurezza che riusciva comunque a bloccarlo mentre il responsabile del negozio allertava il 112.

Per questi motivi, con l’accusa di rapina impropria, i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato un ventiseienne straniero residente a Luzzara, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. L’attività ha portato al rinvenimento e restituzione al supermercato delle 10 bottiglie di liquore e dello stesso zaino del valore complessivo di circa 200 euro. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

L’origine dei fatti sabato pomeriggio intorno alle 16.30, quando il vicedirettore del supermercato Conad di via Luxemburg a Reggio Emilia chiamava il 112 segnalando che poco prima l’addetto all’antitaccheggio aveva fermato oltre la barriera delle casse un cittadino straniero trovato in possesso di refurtiva. Il presunto ladro, peraltro, allo scopo di assicurarsi la fuga, aveva usato violenza contro l’addetto alla sicurezza, morsicandogli la mano. Sul posto veniva inviata una pattuglia della radiomobile che prendeva in consegna il fermato che, come accertato dai militari, aveva oltrepassato le barriere antitaccheggio, portando in spalla uno zaino con 10 bottiglie di superalcolici del valore complessivo di circa 200 euro, tutto asportato dall’interno del supermercato. L’addetto all’antitaccheggio a seguito dell’aggressione veniva riportava lesioni al dito indice della mano destra e per questo motivo si recava presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per le cure del caso dove lo stesso veniva dimesso con 4 giorni di prognosi. Alla luce di quanto accertato il ventiseienne veniva arrestato con l’accusa di rapina impropria e ristretto a disposizione della Procura reggiana.