Uno senza apparente motivo l’ha stretta forte al collo tanto da farle mancare il respiro, l’altro, alla sola circostanza che ha visto la ragazza confidargli che voleva farsi suora, le ha dato uno schiaffo. Questa la disavventura capitata a una ventenne reggiana che ha deciso di trascorrere una serata al parco con quelli che credeva essere due amici e che invece l’hanno maltrattata senza un apparente motivo.

Per questi fatti, con l’accusa di percosse i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 24enne reggiano e un 24enne della provincia di Mantova. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

È stata la ragazza, scossa per l’accaduto a rivolgersi ai Carabinieri di Campagnola Emilia denunciando i due giovani. I tre avevano deciso di trascorrere una serata in un parco del comune di Campagnola Emilia, quando per motivi ancora all’esatto vaglio dei carabinieri, la situazione è degenerata con i due ragazzi che hanno usato inspiegabilmente violenza nei confronti dell’amica. Potrebbe essere il rifiuto della ragazza ad aprire un profilo congiunto sulla piattaforma social only fans, ma al riguardo sono ancora in corso i dovuti approfondimenti. Quello che è certo che ad un certo punto uno dei due ragazzi senza alcun motivo abbracciava con forza la ragazza stringendola forte al collo, tanto da farle mancare il respiro, per poi mollare la presa. L’altro, invece, quando la ragazza parlando gli ha confidato l’intenzione di farsi suora, le ha sferrato uno schiaffo al volto causandole dolore. Impaurita per l’accaduto e nel timore potesse accadere altro, la ragazza chiedeva ed otteneva di essere accompagnata a casa, dove in lacrime confidava l’accaduto ai familiari. Quindi la decisione di rivolgersi ai carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia, dove formalizzava la relativa denuncia con i militari che avviate le indagini acquisivano elementi di presunta responsabilità a carico dei due giovani in ordine al reato di percosse, per la cui ipotesi delittuosa venivano denunciati alla Procura reggiana.