Mentre andava di scena la finale femminile sull’Arthur Ashe Stadium di New York, sul campo secondario Federico Bondioli disputava la finale di doppio maschile in coppia con il compagno e amico Joel Schwaerzler. Federico Bondioli, classe 2005 di Ravenna, si allena presso lo Sporting Club Sassuolo all’interno del progetto PRO ed è seguito dal direttore tecnico della scuola, il maestro Francesco De Laurentiis, e il coach Federico Buffagni, con il supporto tecnico del preparatore atletico Stefano Ramponi, la fisioterapista Martina Poggi e la mental coach Lucia Jimenez Almendros.
Partito per l’America il 21 agosto, ha partecipato da prima al torneo ITF J300 di Repentigny – Montreal – in
Canada, dove ha raggiunto i quarti di singolare e la vittoria in doppio proprio con l’austriaco Joel e, insieme al team Italia, è volato successivamente a New York in cui, grazie all’attuale classifica di 15 al mondo juniores, partiva dal main draw degli US Open.
Federico, che per la trasferta americana poteva contare sul supporto del maestro Federico Buffagni e del Tecnico Nazionale Giancarlo Palumbo della Federazione Italiana Tennis e Padel, era alla prima avventura oltreoceano. Il sorteggio del singolare non è stato del tutto favorevole, e, dopo aver superato il primo turno per 3/6 6/3 6/2 contro il ceco Jakub Filip, si è trovato di nuovo ad affrontare il francese Arthur Gea, già suo avversario a Wimbledon. Purtroppo ha avuto la peggio nei due tie break decisivi e con il punteggio di 7/6 7/6 si è chiuso il suo cammino.
Ma il doppio ha regalato grandi soddisfazioni: Federico e Joel partivano da subito come testa di serie numero 6 del seeding e un match dopo l’altro hanno consolidato il loro gioco di coppia fino alla semifinale dove hanno strappato un ottimo 6/7 6/3 10-6 ai favoriti Demin e Pacheco Mendez. Da li a due ore sono tornati in campo per la finale degli US Open junior contro lo svedese Dahlin e l’estone Ojakaar. Federico si porta avanti da subito 6/3 il primo set e qualche errore di troppo fa si che si arrivi al tie break decisivo del terzo set: un vero peccato per il giocatore italiano che avanti 9-7 non chiude i tre match a loro favore fino ad arrendersi 11-9 agli avversari. Un’esperienza incredibile per lui che è alla prima finale Slam e corona il sogno di una stagione di altissimo livello: tutto lo staff dello Sporting Club Sassuolo è orgoglioso della finale raggiunta e si complimenta con Federico che adesso è atteso in Italia per il campionato di Serie A1 a squadre.