Girava a bordo di un veicolo a fari spenti, l’uomo veniva notato da una pattuglia dei carabinieri della stazione di Boretto, che decidevano di seguire il veicolo, una volta raggiunto e fermato, veniva appurato che il conducente, un uomo di 33 anni, circolava senza patente perché mai conseguita.

Nell’ultimo anno era già stato sanzionato altre due volte per la stessa violazione. Per questi motivi con l’accusa di guida senza patente di guida con l’aggravante della recidiva i carabinieri della stazione di Boretto hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 33enne residente in un Comune della bassa reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

È accaduto l’altra sera, intorno alle ore 20.00 quando una pattuglia dei carabinieri di Boretto, ha notato un veicolo in marcia che a fari spenti imboccava la via Giovanni XXIII di Boretto. I militari pertanto, insospettiti dal comportamento del conducente, seguivano il veicolo e, nonostante gli veniva intimato di arrestare la propria marcia, mediante utilizzo di segnali luminosi ed acustici, lo stesso proseguiva la guida, cercando di eludere il controllo. I militari, raggiunto e fermato l’uomo, chiedevano tutta la documentazione necessaria alla guida del veicolo. Ma l’uomo forniva la carta di circolazione, relativa all’autovettura in questione e la sua carta di identità elettronica, dichiarando ai militari di non aver mai conseguito la patente di guida.

A seguito di ulteriori accertamenti, effettivamente l’uomo non risultava essere titolare di patente di guida, e risultava inoltre che era già stato sanzionato nell’ultimo anno ben altre due volte, per lo stesso motivo. Pertanto l’uomo veniva condotto dai carabinieri in caserma, ed al termine delle formalità di rito veniva denunciato in ordine al riferimento normativo violato. Contestualmente i militari procedevano al ritiro della relativa carta di circolazione inerente al veicolo che veniva sottoposto a sequestro amministrativo ai fini della confisca.