Una grande partecipazione per l’edizione 2023 della Notte della Ricerca di Unimore, che ha visto all’opera quasi 90 gruppi di ricercatori e ricercatrici per esporre i loro studi attraverso esperimenti, laboratori, esposizioni, dibattiti e seminari. L’evento ha fatto il pieno di pubblico a Modena, Reggio Emilia e Mantova con più di duemila visitatori totali.

Nella città geminiana, novità tra le novità, il ritorno della Notte della Ricerca al Complesso San Paolo, sotto la grande chioma dell’antico Leccio, in aggiunta alla storica sede della Notte ovvero il Complesso San Geminiano e all’Osservatorio Geofisico.  Nella città del Tricolore ad accogliere i ricercatori e il pubblico è stato il Tecnopolo Reggiane Parco Innovazione.

Altra novità del 2023 è la presenza a Mantova, alla Loggia delle Pescherie Giulio Romano, dei gruppi di ricerca dei Corsi di Laurea in Ingegneria Informatica e in Chimica Verde e Sostenibilità.

I visitatori accolti da dimostrazioni, lezioni interattive e visite guidate nelle strutture di Modena sono stati quasi 2.700, quasi un migliaio a Reggio Emilia e diverse centinaia a Mantova.

La grande attrattività dell’evento è certamente legata anche alle numerose le attività rivolte ai bambini e ai ragazzi che hanno potuto osservare, attraverso giochi e illustrazioni, ciò che sta alla base del lavoro scientifico, ma soprattutto capire in modo semplice principi chimici, matematici, fisici e neurologici o, ancora, alcune dinamiche sociali e identitarie che riguardano le migrazioni, la differenza di genere, etniche e disabilità.

I ricercatori dell’Osservatorio Geofisico di Unimore, oltre ad accogliere i visitatori in cima alla torre alla sera, in collaborazione con Unimore Sostenibile, hanno organizzato un “Trekking urbano alla scoperta di Modena e del suo clima”, assieme al CAI di Modena, al CAIS di Sassuolo che ha visto una notevole adesione.