I Carabinieri della Stazione di Bologna Navile, nel pomeriggio di lunedì scorso 16 ottobre, hanno arrestato tre persone: un 47enne coniugato, disoccupato, incensurato; una 45enne,  coniugata, disoccupata, incensurata e il loro figlio un 24enne, celibe, disoccupato, pregiudicato. Tutti di origine egiziana e residenti in città, sono accusati in concorso di detenzione di sostanze stupefacente ai fini di spaccio. Il 24enne è accusato anche di evasione dagli arresti domiciliari per aver commesso due reati differenti a Bologna: rapina impropria (commessa nel 2022 ai danni di un cittadino) e furto aggravato in concorso (commesso inizio mese alla baracchina del pesce nel rione di via Vittorio Veneto).

È successo lunedì verso le 14:00, quando i militari della stazione Carabinieri di via Leonetto Cipriani, hanno effettuato un controllo domiciliare presso l’abitazione in uso al 24enne, nel quartiere Navile. Nella circostanza, lo stesso è stato trovato a parlare con una ragazza, all’esterno dell’abitazione, seduto sui gradini d’ingresso del palazzo. Accortosi dell’arrivo della pattuglia, il 24enne si è immediatamente precipitato in casa, mentre la ragazza, 21enne originaria di Bologna, già nota alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, è rimasta seduta sui gradini.

I militari, con l’ausilio di altre pattuglie, hanno eseguito una perquisizione domiciliare all’interno dell’abitazione, volta alla ricerca di sostanze stupefacenti. Nella circostanza sono sopraggiunti anche il padre e la madre del 29enne, i quali condividono la stessa abitazione di proprietà del Comune di Bologna. La coppia, appresa la notizia relativa alla perquisizione, si è mostrata fin da subito particolarmente diffidente e ostativa al controllo; in particolare il 47enne, alzando il tono della voce, si è rivolto ai militari dicendogli che non li avrebbe fatti entrare in casa, spintonando nella circostanza anche un carabiniere.

I Carabinieri al termine della perquisizione hanno complessivamente rinvenuto: 320 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo hashish suddivisa in diversi dosi, varie banconote di diverso taglio pari a euro 1790, oltre ad altri euro 400, suddivisi in banconote da euro 50 ciascuna, verosimilmente false. I militari hanno recuperate anche 1 machete (lama in acciaio lunga 29cm), 3 smartphone, materiale atto al confezionamento, varie carte e tessere elettroniche (postepay Evolution e bancomat) intestate a terze persone, 3 orologi verosimilmente contraffatti, 1 pistola a salve tipo Revolver, 1 semiautomatica ad aria compressa e 1 riproduzione tipo mitragliatrice (tutte prive del tappo rosso), 4 tirapugni, 2 pugnali (lama in acciaio lunga 15cm), 1 stella tipo da ninja, 1 machete (lama in acciaio lunga 43cm), 3 katane (lame in acciaio lunghe 68cm circa) più una federa per cuscino appartenente al servizio ospedaliero.

Quanto ritrovato, è stato posto tutto sotto sequestro mentre, i tre egiziani, dopo le formalità di rito e su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, sono stati arrestati e tradotti presso la locale casa circondariale in attesa della convalida.