Le donne nello sport di ieri e di oggi, la prestazione atletica nello sport femminile, le nuove discipline che vedono le donne protagoniste nello sport nazionale e in provincia di Modena. Per il secondo anno consecutivo, nel mese di ottobre dedicato in modo particolare alla salute femminile, torna il convegno ‘Storie di donne e sport’, organizzato dal servizio Medicina dello sport dell’Azienda USL di Modena e dal Centro regionale antidoping (che ha sede nella Medicina dello Sport) con il patrocinio del Panathlon Club di Modena.

Per due giornate, il 21 ottobre a Bomporto e il 23 ottobre a Modena, si confronteranno professionisti sanitari dell’Ausl di Modena– medici, psicologi, chinesiologi, dietisti – con tecnici del Centro regionale antidoping, farmacologi dell’Università di Chieti, atlete di pallavolo serie A e società sportive del territorio di Modena, con ospiti d’eccezione quali il comico e commentatore sportivo (oltre che appassionato di sport) Gene Gnocchi.

Nella prima giornata di convegno, il 21 ottobre al Teatro Comunale di Bomporto (dalle 8.30) i lavori si concentreranno sulle società sportive con testimonianze di atlete di calibro nazionale e società sportive locali tutte al femminile e ancora poco conosciute, come la squadra di hockey femminile di Bomporto e la società di danza aerea di Modena. Interverranno Giuliana Pinelli, chinesiologa Ampa della Palestra Equilibra di Modena, Valentina Marchesi psicologa dello sport, le atlete nazionali Paola Viapiano, Paola Cardullo, Federica Squarcini, intervistate dal giornalista sportivo modenese Antonio ‘Antoine’ Nanni. Moderano l’incontro la Direttrice del Distretto di Castelfranco Emilia Cristina Maccaferri e il Direttore del servizio Medicina dello Sport di Ausl Modena e coordinatore del Centro regionale antidoping dell’Emilia-Romagna Gustavo Savino, interverranno per i saluti il sindaco di Bomporto Tania Meschiari, l’assessora allo Sport e alle Pari opportunità del Comune di Bomporto Ilaria Malavasi, la Direttrice generale dell’Ausl di Modena Anna Maria Petrini e la Direttrice sanitaria di Ausl Romana Bacchi.

 

La seconda giornata dei lavori sarà il 23 ottobre alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (a partire dalle 8.30) e avrà un’impronta più tecnica con interventi di diversi professionisti sanitari: a partire dai dati nazionali sulla partecipazione delle donne all’agonismo nel mondo sportivo, si parlerà di prestazione atletica, interpretazione dei parametri ematochimici dell’atleta, antiossidanti e performance sportiva, interazione tra integratori e farmaci  fino ad analisi di carattere sociologico sulla conciliazione tra sport, lavoro e vita familiare. Interverranno Andrea Covi delegato provinciale del Coni, la chinesiologa AMPA Cecilia Zurlo, la dietista Ylenia Persi e l’infermiera Tatiana Marchi- tutte professioniste  della Medicina dello sport di Ausl Modena – Chiara Seidenari medico psicoterapeuta, Roberta d’Alisera tecnico di laboratorio biomedico del Centro regionale antidoping, Milena Casalini, sociologa, presidente del Comitato Unico di Garanzia di Ausl Modena, Monia Pinelli psicologa di Ausl Modena, i farmacologi dell’Università d’Annunzio di Chieti Lucia Recinella e Sheila Leone, con la partecipazione straordinaria di Gene Gnocchi. Moderano il Direttore del Distretto sanitario di Modena Andre Spanò e Gustavo Savino, con i saluti iniziali del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’assessora allo Sport e Pari opportunità del Comune di Modena Grazia Baracchi, la Direttrice generale di Ausl Modena Anna Maria Petrini e la Direttrice sanitaria Romana Bacchi.

La partecipazione al convegno è gratuita, è necessario iscriversi entro e non oltre il 19 ottobre on line sul sito  https://www.positivoallasalute.it/storie-donne-sport.

 

Questo convegno è un’importante occasione per mettere a confronto i professionisti sanitari e il mondo dello sport su aspetti che riguardano non solo la salute delle donne ma la salute dell’intera collettività – sottolinea Anna Maria Petrini Direttrice generale dell’Ausl di Modena – la nostra Azienda sanitaria e il Centro regionale antidoping, che ha sede a Modena nella Medicina dello sport, sono da sempre impegnati sul territorio nel promuovere lo sport sano e l’attività fisica per restare in salute, prevenire patologie e favorire la socializzazione”.

Le discipline sportive femminili stanno vivendo, negli ultimi anni, un periodo di maggiore attenzione mediatica, l’atleta donna ha caratteristiche e peculiarità specifiche che possono manifestarsi al meglio nella pratica di tutte le discipline sportive ed in alcune particolarmente dedicate al sesso femminile – spiega Gustavo Savino direttore del servizio Medicina dello sport e coordinatore del Centro regionale antidoping – Conoscere e far conoscere realtà sportive locali e nazionali, ragionare su come negli anni le discipline sportive femminili hanno cambiato aspetto e caratteristiche, approfondire tematiche sulla prestazione atletica al femminile e sulla gestione di una pratica sportiva nella quotidianità tra lavoro e famiglia sono alcuni degli argomenti che saranno affrontati nell’edizione 2023 di Storie di donne e sport”.

Dal 1894, quando con l’istituzione dei Giochi Olimpici moderni le donne non furono ammesse, e dall’Olimpiade di Parigi del 1900, quando fu estesa la partecipazione alle sportive (solo 22 su 997 atleti), a oggi, molte cose sono cambiate – dichiara l’assessora allo Sport e Pari opportunità del Comune di Modena Grazia Baracchipurtroppo, però, ancora nel 2023 si parla di ‘gender sport gap’, una disuguaglianza complessa dal punto di vista dell’accesso e partecipazione, dei diritti, della rappresentazione mediatica e del riconoscimento economico. Convegni come questo possono contribuire ad affermare che è non è più rinviabile costruire spazi inclusivi, attenti alle differenze e rispettosi di eque opportunità anche nello sport”.

Il convegno vuole essere un momento di confronto e condivisione per andare oltre gli stereotipi di genere legati allo sport e portare alla luce, attraverso le voci delle protagoniste, le tante esperienze positive del nostro territorio – dichiara la vice sindaco e assessora allo Sport e Pari opportunità del Comune di Bomporto Ilaria Malavasil’incontro arricchisce un percorso che abbiamo intrapreso da tempo sulla promozione dello sport e dei sani stili di vita, con focus particolare sul valore di dare le stesse opportunità a ragazze e ragazzi. La nostra più sincera gratitudine va alla Medicina dello Sport, che ha scelto di confermare il Teatro comunale di Bomporto come sede di questo prestigioso convegno, e alle associazioni del territorio per la collaborazione nell’iniziativa”.