“Assistiamo con crescente angoscia all’escalation del conflitto. Sono certo di interpretare il sentimento dell’intero Ateneo nel dire che il nostro pensiero accorato va a tutte le vittime di questa guerra e che l’unanime auspicio di tutta la nostra comunità è la pace, che può essere garantita solo da un’azione diplomatica decisa da parte di tutti gli organismi internazionali coinvolti. Nel nostro Ateneo ci sono studenti di cittadinanza israeliana che sono stati richiamati come riservisti, ci sono studenti di nazionalità o origine palestinese che sono in angoscia per i loro cari. A tutti loro abbiamo espresso e rinnoviamo la nostra vicinanza. Ai singoli che ci hanno chiesto aiuto o rassicurazioni abbiamo cercato di fornire tutto il sostegno possibile.

Un altro nostro compito fondamentale, che ci spetta come istituzione, è quello di fornire a tutti – a partire dai nostri studenti – gli strumenti culturali e scientifici idonei per capire una situazione storica e politica drammatica. Migliaia di studenti, tutti i giorni, sono educati a un pensiero critico che consentirà loro di formarsi un quadro articolato di questa e altre situazioni di conflitto, e anche di alimentare un’opinione personale adeguatamente fondata e adeguatamente attenta alla complessità.

Anche per questo, in una comunità che si pone l’obiettivo di suscitare il confronto critico fra le idee, non c’è da stupirsi che spontaneamente emergano posizioni differenziate. A un Ateneo come il nostro, orgoglioso del suo pluralismo, non compete adottare questa o quella visione, ma alimentare un dibattito collettivo che contribuisca a un’analisi non semplicistica di temi rilevanti e complessi come questo. Purché tale dibattito si svolga nel rispetto reciproco e muova dalla ferma condanna di ogni attacco ai diritti umani.

Questo continueremo a fare con convinzione, ribadendo i principi del nostro Statuto, che discendono dai principi della Costituzione. Una Costituzione che, notoriamente, nel suo art. 11 ci impegna a ‘ripudiare la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali'”.