Foto: Davide Gazzotti

Se le parole non sono neutre, quali sono i termini corretti per rappresentare un mondo fatto di uomini e donne? E come superare l’impronta patriarcale della lingua, assicurando il rispetto della distinzione di genere? Ancora, quanto le questioni linguistiche rispecchiano i cambiamenti della società? Ha l’obiettivo di rispondere a queste e molte altre domande “Parole d’altro genere: per una lingua accogliente”, il duplice appuntamento in programma il primo week end di dicembre alla Biblioteca Delfini di corso Canalgrande.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro Nazionale, rappresenta il momento conclusivo del calendario “Modena contro la violenza sulle donne”, promosso nelle ultime settimane dal Comune e dal Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione.

In particolare, venerdì 1 dicembre si svolge il primo appuntamento: “Chiamami così: parlare e scrivere rispettando le differenze” è il titolo del laboratorio riservato a classi di scuola secondaria di secondo grado. Inizio alle ore 8.30 alla presenza di Judith Pinnock, psicologa e psicoterapeuta ed esperta di linguaggi e comunicazione di genere.

Il giorno successivo, sabato 2, la sala conferenze della Delfini ospita l’incontro, aperto a tutti, “Parole d’altro genere: la scrittura nelle diversità”. Nell’occasione la sociolinguista, saggista e traduttrice Vera Gheno dialoga con Pinnock sul suo ultimo libro (“Parole d’altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo”, pubblicato da Bur): un percorso tra le scrittrici che hanno infranto per prime barriere linguistiche e pregiudizi di genere e hanno aperto la strada a un linguaggio che rispetti e valorizzi le differenze. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Approfondimenti anche al telefono (059 2032940), online (www.biblioteche.comune.modena.it) e sui canali social delle Biblioteche comunali.