“Ieri in Assemblea Legislativa è stato preso in esame il bilancio di previsione 2023 e pluriennale al 2025, all’interno del quale è stato discusso l’emendamento che riguarda il tema dell’endometriosi.  Con 19 voti favorevoli e 27 contrari l’emendamento è stato bocciato in aula dopo che i gruppi per settimane avevano discusso i punti in questione”. Lo rende noto Sara Beltrami, portavoce e promotrice campagna Endometriosi: firma adesso!

“Ad inizio anno la giunta aveva approvato all’unanimità una risoluzione unitaria a sostegno della petizione “Endometriosi: firma adesso!”, che impegnava la Regione su 3 punti sottoscritti da migliaia di cittadini emiliano romagnoli: campagne di sensibilizzazione, implementazione e adeguato finanziamento del PDTA esistente, esenzione per le terapie ormonali.

Nel mese di luglio l’Emilia-Romagna era stata a un passo dal riconoscimento della gratuità delle terapie ormonali, e dei 3 punti complessivi ma ieri in Aula, proprio come nel luglio scorso, è venuto meno il sostegno del gruppo di maggioranza in regione.

L’emendamento presentato dai consiglieri Catellani, Delmonte e Stragliati (Lega) riguardava in particolare il finanziamento del PDTA esistente, quindi l’implementazione di strumenti di diagnosi e di percorsi di formazione per il personale sanitario per un valore complessivo di circa 300.000 euro suddivisi in 3 anni. 

Hanno votato a favore: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Rete Civica e Movimento 5 stelle.                                                                                                                  Hanno votato contro: PD, Europa Verde e Italia Viva.

Il Partito Democratico, si è espresso contro l’emendamento sull’endometriosi. La posizione del PD si fonda sul fatto che sul tema sia già stato fatto tanto e che la dotazione economica richiesta dal comitato sia troppo onerosa. Un parere nettamente smentito dal Comitato Endometriosi che a seguito della seduta ha dichiarato che “Non si tratta di una questione di soldi. Le nostre richieste sono state drasticamente ridimensionate. Avevamo chiesto tra i 200.000 e i 300.000 euro su un bilancio regionale da 14 miliardi. Fate voi i conti. È stato approvato un PDTA a costo zero come si fa a votare contro 2 ecografi e maggiori strumenti di formazione per il personale sanitario?”

L’opposizione parla di grave mancanza di impegno già preso, a fronte di una richiesta più che sostenibile.

La campagna ’Endometriosi: Firma adesso’ partita da Reggio Emilia dall’attivista Sara Beltrami e sostenuta dalle associazioni nazionali AENDO Associazione Italiana Dolore Pelvico ed Endometriosi,  Endo-Care, e La voce di una è la voce di tutte, in 2 mesi ha portato una petizione di oltre 4.200 firme cartacee in Regione, a cui è seguito il voto di decine di comuni italiani, 9000 firme online in poche settimane, facendosi notare fino a Bruxelles con un’interrogazione votata all’unanimità dal Parlamento Europeo, e ricevendo un impegno formale dal presidente Stefano Bonaccini e dalla Regione”, conclude la portavoce e promotrice campagna.