C’è un balzo quali-quantitativo notevole nelle prestazioni ambulatoriali erogate a Montecatone negli ultimi quattro anni (+235% circa): l’informazione è contenuta nel Bilancio di Mandato che la Direzione ha diffuso ai principali stakeholder dell’Istituto dalla quale si evince che dal 2019 al 2023 le prestazioni sono passate da 1.134 a 3.800 circa.

Il perché di questo incremento trova ragione nell’avvio, avvenuto tra il 2020 e il 2021, dell’ambulatorio chirurgico. Organizzato in due aree – per piccoli interventi e trattamenti laser – oltre che con una seduta mensile calendarizzata per interventi di riparo da lesioni da pressione, esso è un presidio nato per rispondere alla domanda sempre più crescente di prestazioni di piccola e media complessità per evitare ai pazienti, complicati trasferimenti altrove.

La struttura è entrata a regime al termine di un periodo di formazione intensiva del personale infermieristico che ha acquisito il know-how necessario a supportare le procedure chirurgiche svolgendo il duplice ruolo di strumentista e/o di supporto all’anestesista. Gli investimenti sono andati in due direzioni: formativa, appunto e tecnologica, necessaria per garantire alti standard terapeutici (l’acquisizione del laser CO2 SmartXide Trio, dispositivo per trattare vaste ulcere in maniera sicura sia nella fase di pulizia sia come effetto di biostimolazione dei tessuti per favorirne la guarigione).

A metà di quest’anno, infine, ha preso il via, sempre in ambulatorio chirurgico, l’attività di impianto di infusori al Baclofene. In questo caso la collaborazione fra il neurochirurgo e il chirurgo plastico garantisce una netta riduzione e una più efficace gestione delle complicanze postoperatorie dei pazienti come pure una migliore sorveglianza delle ferite chirurgiche nel postoperatorio. Anche in questo caso il personale infermieristico ha acquisito, come sempre in tempi rapidissimi, le competenze per l’assistenza in queste procedure.