Si trovava a piedi in via Roma di San Martino in Rio, nei pressi di un parco pubblico, con in mano una pistola che ha usato facendo esplodere un colpo in aria. Sul posto sono stati inviati i carabinieri della Stazione di Correggio su richiesta d’intervento da parte di un cittadino che aveva udito un colpo di arma fuoco, presumibilmente sparato da un ragazzo che aveva visto impugnare una pistola. I militari, giunti nell’immediato sul posto, fermavano e identificavano il minore, trovandolo effettivamente in possesso della pistola a salve, priva del tappo rosso.

Per questi motivi, con l’accusa di porto di armi od oggetti atti ad offendere, i Carabinieri della Stazione di Correggio hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna un minorenne di 16 anni. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

E’ accaduto l’altra sera intorno alle 19:00, quando un cittadino contattava il 112 segnalando di trovarsi su via Roma e di aver udito un colpo di arma fuoco, presumibilmente sparato da un ragazzo che aveva visto impugnare una pistola e dirigersi verso un parco adiacente. Veniva inviata nell’immediato una pattuglia dei carabinieri di Correggio, i quali giunti presso il Parco della Pace, notavano il minore. I militari procedendo all’identificazione del ragazzo e alla richiesta se detenesse una pistola, lo stesso la consegnava spontaneamente, completa di caricatore contenente 6 munizioni a salve, che nascondeva sotto il giubbotto. I carabinieri appuravano che si trattava di una pistola a salve, privata del tappo rosso.

I militari contattavano quindi i genitori del minore, invitandoli insieme al figlio a presentarsi in caserma. Al termine delle formalità di rito, il 16enne veniva denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Contestualmente i militari procedevano al sequestro dell’ “arma”.