Era sottoposto al provvedimento del divieto di avvicinamento da appena un giorno, in quanto da mesi, con condotte reiterate maltrattava e vessava i propri genitori, fino ad aggredirli anche fisicamente. L’uomo, con cadenza quasi quotidiana chiedeva soldi con insistenza ai genitori, soldi che avrebbe poi utilizzato per acquistare sostanze stupefacenti  e, al loro rifiuto, li aggrediva verbalmente, con gravi epiteti ingiuriosi, minacciandoli, danneggiando oggetti e beni di loro proprietà. Nell’ultimo più grave episodio, avvenuto il 14 gennaio scorso in un parcheggio a Modena, al diniego dei genitori di dargli dei soldi l’uomo li aggrediva fisicamente strattonando la madre, facendola cadere a terra e colpendo il padre con calci e pugni, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.

Gravi condotte delittuose che hanno ingenerato nei genitori un perdurante e grave stato d’ansia e di paura ed un fondato timore per la loro incolumità. I Carabinieri della Stazione di Rubiera, a cui le vittime si sono rivolte, hanno denunciato il 33enne alla Procura della Repubblica per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. La Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei militari, aveva immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto assoluto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dai genitori, mantenendo una distanza minima di 2000 metri.

Dopo appena un giorno dalla notifica del provvedimento, il 33enne ha violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento, venendo colto in flagranza ed arrestato dai carabinieri della stazione di Rubiera. In particolare intorno alle 15:00 di ieri i genitori, che avevano notato l’autovettura del proprio figlio nei pressi della loro abitazione, contattavano immediatamente i carabinieri. I militari giunti sul posto constatavano la presenza dell’uomo a poca distanza dall’abitazione delle vittime, motivo per cui alla luce della flagranza del reato, lo arrestavano. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.