Ieri il Parlamento Europeo ha votato un nuovo regolamento sulla raccolta e la condivisione dei dati sugli affitti brevi turistici.

Bologna, attraverso la Cities Alliance sul tema affitti brevi, è tra le città europee (insieme ad Amsterdam, Parigi, Berlino, Bruxelles, Praga, Vienna e Barcellona) che ha chiesto questo intervento per avere maggiore trasparenza, condivisione dei dati, responsabilità e sicurezza per gli utenti e per le città dove le piattaforme operano.

Questo provvedimento è fondamentale per molte città europee, in particolare per quelle che devono affrontare l’alta tensione abitativa, come Bologna.
Il principale vantaggio per le città è che questo regolamento impone alle piattaforme di affitto a breve termine l’obbligo di condividere i dati.
Gli Stati membri avranno 24 mesi per recepire questo regolamento.

La vicesindaca Emily Clancy dichiara: “Grazie a questo nuovo regolamento finalmente si pongono le basi per iniziare una nuova fase di regolamentazione e di contrasto alle attività illegali in questo settore. Bologna è ormai da anni attiva in questo senso perché consideriamo assolutamente necessario intervenire per permettere alle città di contrastare i fenomeni speculativi che hanno il loro maggiore impatto nelle città ad alta tensione abitativa. Continueremo a batterci per avere norme europee e nazionali ulteriori, come il disegno di legge di Alta Tensione Abitativa che permetterebbe ai comuni di limitare il numero di appartamenti permessi sulle piattaforme e dunque sottratti alla residenzialità a lungo termine. La trasparenza dei dati che abbiamo chiesto e ottenuto è un primo passo fondamentale ma oggi più che mai abbiamo bisogno di norme che intervengano a salvaguardare il delicato equilibrio tra la promozione di uno sviluppo turistico sostenibile, la cui ricchezza venga redistribuita nelle nostre città e il primario diritto dei cittadini alla casa e alla vivibilità. Il Governo batta un colpo”.