Si sviluppa la collaborazione tra Fondazione Carisbo e Comune di Bologna per la valorizzazione del sistema culturale metropolitano, attraverso la definizione dell’accordo per il comodato di Palazzo Pepoli Vecchio.

La Fondazione da tempo impegnata come agente di sviluppo sostenibile, nella logica di accompagnare la comunità per cui opera verso nuove strategie di gestione del cambiamento apre un nuovo corso con l’Amministrazione comunale per la promozione di iniziative di sistema e di utilità sociale, nell’ambito di uno dei settori di intervento storicamente più rilevanti per entrambe le istituzioni (“Arte, attività e beni culturali”).

Rilevata la consonanza e significatività delle rispettive attività in ambito museale, il comodato di Palazzo Pepoli Vecchio determina, per la Fondazione e il Comune, una positiva integrazione operativa a beneficio della comunità. Palazzo Pepoli si avvierà nei prossimi mesi verso un nuovo percorso di valorizzazione che ne vedrà confermata la vocazione museale, in una pregevole cornice architettonica adatta ad ogni importante iniziativa che Bologna potrà in questo modo accogliere.

L’accordo con il Comune definisce una modalità di intervento capace di determinare sostenibilità di lungo periodo, oltre a sperimentare soluzioni che rendano più efficiente e incisiva la capacità di impiego delle risorse. Palazzo Pepoli è stato infatti riconosciuto quale ulteriore polo attrattivo per promuovere e accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna, dal punto di vista culturale e turistico. Inserito nel circuito museale comunale, in costante dialogo con il percorso culturale, artistico e museale di Genus Bononiae, nato per iniziativa della Fondazione nei primi anni Duemila e ideato dall’allora Presidente prof. Fabio Roversi-Monaco, Palazzo Pepoli consentirà di sviluppare ulteriori percorsi trasversali alle varie sedi museali.

«L’accordo raggiunto con il Comune di Bologna per la gestione in comodato del plesso museale di Palazzo Pepoli antico rappresenta un importante salto di qualità – afferma la Presidente della Fondazione, Patrizia Pasini –: la componente strategica di progettualità condivise diventa centrale per moltiplicare l’impatto degli investimenti nostri e dei beneficiari in una logica di visione di lungo periodo, nella convinzione che l’azione congiunta possa moltiplicare i risultati con importanti benefici a favore della collettività e del bene comune. L’obiettivo non è soltanto quello di potenziare quelle infrastrutture culturali strategiche, capaci di fungere anche da attrattore turistico, ma di rendere la comunità protagonista di una nuova forma di partecipazione, basata sulla consapevolezza che storia, arte e cultura sono ancora uno strumento fondamentale per interpretare il domani».

«Palazzo Pepoli è situato nel cuore della città e amplia l’offerta di spazi culturali di quello che abbiamo chiamato Quadrilatero della Cultura, dove sono collocate alcune delle più importanti istituzioni culturali della città: dall’Archiginnasio al Museo civico Archeologico; da Sala Borsa e le Collezioni Comunali al cinema Modernissimo, proprio di fronte a Palazzo Pepoli Campgrande, già al centro di un progetto di rilancio che vede dialogare il Comune con il ministero della Cultura. Palazzo Pepoli, integrato nell’offerta culturale complessiva della città – dichiara il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore – rappresenta uno spazio straordinario per la città rivolto alla comunità dei residenti e ai turisti che sempre di più apprezzano Bologna come Città d’Arte e Cultura. L’accordo con la Fondazione ci vedrà impegnati per restituire una centralità strategica a questo spazio, grazie ad una collaborazione che, ancora una volta, segnala la capacità delle nostre istituzioni a lavorare assieme per il bene della comunità e per far crescere l’attrattività di Bologna».