La Polizia di Stato di Bologna, coordinata dalla DDA di Bologna nella persona del Sostituto Procuratore dott. Roberto Ceroni, ha eseguito 44 misure cautelari a carico di un sodalizio criminale, composto da cittadini tunisini, italiani, albanesi e pakistani, dedito ad un’attività di spaccio in tutto il centro storico della città di Bologna.

I poliziotti della Squadra Mobile in particolare hanno eseguito 28 custodie cautelari in carcere, 5 arresti domiciliari e, per i restanti 11 soggetti, divieti di dimora e obblighi di dimora a Bologna.

Detto sodalizio, che monopolizzava lo spaccio dell’intero centro storico, operava oramai da anni: i componenti di vertice del gruppo garantivano ai propri pusher uno stipendio mensile fisso di 2.500 euro, che veniva assicurato anche in caso di loro arresto. I pusher occultavano la droga nel cavo orale; talvolta la droga veniva nascosta sui binari della ferrovia. Attraverso vari servizi di osservazione sono state documentate giornalmente, nelle varie vie del centro storico, oltre cento cessioni di stupefacente fra cocaina ed eroina.

Durante l’indagine è stato accertato altresì un episodio di violenta aggressione del gruppo tunisino nei confronti di un loro connazionale al fine di indurlo a spacciare per conto del sodalizio. Varie la basi logistiche individuate dagli investigatori della Polizia di Stato, ove la droga veniva preparata prima di essere immessa nelle piazze della città.

Fra i destinatari della misura restrittiva vi sono anche soggetti italiani, albanesi e pakistani che provvedevano all’acquisto di ingenti quantitativi di droga da immettere nelle varie piazze della città, anche diverse dal centro storico, quali la zona di via Saffi, via Mascarella, via dello Scalo.

In particolare, è stata acclarata un’ampia capacità di approvvigionamento di cocaina da parte di alcuni indagati italiani che avevano come propri fornitori dei loro conoscenti albanesi, così come è emersa la posizione di alcuni cittadini pakistani che avevano dei propri canali di rifornimento per quanto concerne l’eroina. E’ stato documentato anche un acquisto di 20 kg di hashish provenienti dalla Spagna.

Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 3 kg di cocaina e 1 kg di eroina (in parte già confezionate in 1500 dosi di stupefacente), nonché 6 kg di hashish e 30.000,00 euro in contanti nei vari interventi di riscontro. Sempre nel corso delle attività di indagine sono state arrestate in flagranza di reato 36 persone.

Il Sindaco di Bologna in merito all’operazione:

“Congratulazioni alla Questura di Bologna e alla Dda. Si tratta di un importante intervento per la legalità e la lotta al traffico di droga. La criminalità a Bologna va sradicata e serve la collaborazione di tutti. Non è il primo intervento di questo tipo e serve continuare.
Sempre al fianco delle forze dell’ordine e della magistratura che ringraziamo per il loro lavoro”.

Confesercenti Bologna plaude al lavoro della Polizia di Stato

Bologna ritorni ai bolognesi che lavorano, fanno cultura e portano sviluppo. Lotta senza quartiere alla microcriminalità, a quanti si dedicano allo spaccio e al malaffare che avvelena tutti gli strati sociali di quanti vivono sotto le Due Torri. È questa la grande soddisfazione espressa da Confesercenti Bologna alla notizia della straordinaria operazione antidroga messa a segno dalla Polizia di Stato in settimane e settimane di indagini e resa nota ieri.

I numeri forniti dalla Questura di Bologna sono davvero impressionanti:

  • 44 persone colpite da misure cautelari;
  • 36 arresti in flagranza di reato nel corso delle investigazioni;
  • 10 chili di droga sequestrati, di cui sei di hashish, tre di cocaina e uno di eroina;
  • 500 dosi già confezionate sequestrate;
  • 30mila euro in contanti sequestrati;
  • 51 persone indagate, tra cui 13 italiani, 17 tunisini, due pachistani e sei albanesi.

Numeri mai visti e sentiti dai bolognesi che, però, percepivano da anni e che fanno accomunare la nostra città ad un sobborgo del Bronx newyorchese.

Era da anni che i commercianti e i gestori dei pubblici esercizi di Confesercenti Bologna denunciavano una situazione insostenibile per la sicurezza e la vivibilità di intere zone della nostra città.

Alla Pubblica amministrazione e alla politica i soci Confesercenti Bologna tornano a chiedere di occuparsi di questi temi, più che dello sforamento di qualche metro del dehors di un bar o una tavola calda, o di qualche decibel in più creato dalla movida in questa o quella zona della città.

Anche Confesercenti Bologna continuerà a collaborare con le Forze dell’Ordine, la Magistratura e con le Istituzioni tutte per contribuire allo sradicamento di ogni forma di criminalità.