Sanna Ghotbi e Benjamin Ladraa sono ciclisti svedesi difensori dei diritti umani, in viaggio sulle due ruote da due anni attraverso trenta paesi, dall’Europa al Giappone. 30.000 chilometri per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione del Sahara Occidentale, l’ultima colonia dell’Africa.

I due dialogano con i governi, organizzazioni per i diritti umani, sportivi, docenti, studenti, giornalisti e cittadinanza di ogni paese che attraversano.

Quest’oggi (15 marzo 2024) hanno fatto tappa a Formigine, dove hanno incontrato Stefano Vaccari, deputato e Presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo Saharawi, Il Sindaco Maria Costi, l’Assessore alle Relazioni Internazionali Giulia Bosi e Silvia Bellettini, presidente dell’Associazione di solidarietà con il popolo Saharawi Kabara Lagdaf.

Afferma Sanna Ghotbi : “Il popolo saharawi è bloccato nei campi rifugiati nel bel mezzo del deserto e sta aspettando un referendum che non è ancora stato indetto. Entrambi siamo stati lì in passato e abbiamo constatato la mancanza di acqua, la scarsità di cibo e le lesioni causate dalle mine sulle persone. Abbiamo parlato con famiglie in pena costante per i loro parenti incarcerati ingiustamente nelle prigioni marocchine nel Sahara Occidentale, sono preoccupati perché sanno che vengono torturati e, a volte, spariscono nel nulla. C’è un blocco mediatico quasi impenetrabile ed è per questo che sono davvero poche le persone a conoscenza della questione saharawi” .

Conclude Benjamin Ladraa: “Accettando questa sfida estrema, quella di pedalare per più di due anni consecutivi, speriamo che le persone che incontreremo ci diano ascolto, vorremmo usare il tempo che costoro ci dedicheranno per parlare di un popolo sconosciuto protagonista di un conflitto altrettanto sconosciuto”.