Alle 19:00 di ieri è giunta alla sala operativa della Questura di Reggio Emilia una richiesta di intervento in Piazzale Europa, nei pressi della biglietteria dei bus, dove un giovane 22enne riferiva che poco prima era stato avvicinato da una persona vestita con una tuta nera e  calzante un cappellino nero che lo aveva colpito al viso con schiaffi e pugni e gli aveva preso il denaro contante che aveva con sé.

Grazie alla descrizione fornita dalla vittima, gli operatori delle Volanti individuavano immediatamente il presunto autore, un 26enne, che si trovava ancora nella zona. In seguito ai necessari accertamenti, il 26enne veniva trovato in possesso delle banconote sottratte poco prima al malcapitato.

Durante le fasi dell’intervento, gli operatori procedevano ad opportuni controlli nei confronti di un 28enne che era in compagnia del presunto autore della rapina, controlli che consentivano di trovarlo in possesso di circa 10 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e di un coltellino.

Al termine degli adempimenti di rito, il 26enne è stato tratto in arresto per l’ipotesi di reato di rapina, ed è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima all’esito della quale veniva disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. Invece, il 28enne veniva deferito in stato di libertà per l’ipotesi di reato di cui agli articoli 73 D.P.R. 309/90 e 4 L. 110/1975.

 

La scorsa notte, invece, intorno alle 2.30, una pattuglia delle Volanti impegnata nel costante controllo del territorio, volto alla prevenzione dei reati predatori a danno di esercizi commerciali, mentre effettuava vigilanza in via Emilia Ospizio, udiva un forte rumore riconducibile ad una effrazione e subito dopo un allarme acustico in funzione.

Immediatamente, con l’ausilio delle altre Volanti, gli operatori iniziavano accurati controlli nella zona, durante i quali individuavano una persona che tentava di sottrarsi al controllo nascondendosi dietro ad un furgone in sosta, cercando inoltre di occultare un oggetto voluminoso sotto al veicolo.

L’uomo, noto agli operatori perché gravato da precedenti per reati contro il patrimonio, non sapeva giustificare la sua presenza in zona e, a pochi metri, veniva rinvenuto un sacchetto di poliestere contenente strumenti atti allo scasso e altri arnesi per l’effrazione. Inoltre, in seguito ai necessari controlli, l’uomo veniva trovato in possesso di un telefono cellulare privo del codice di sblocco che mostrava contenuti riconducibili a un esercizio commerciale della zona.

Pertanto, un equipaggio delle Volanti effettuava un controllo presso il negozio, accertando che la vetrata della porta di ingresso presentava un danneggiamento riconducibile a un tentativo di effrazione. Inoltre, da un controllo interno si accertava che era stato asportato il registratore di cassa. Il proprietario dell’esercizio commerciale, in sede di denuncia, riconosceva il registratore di cassa che l’uomo aveva provato a occultare, nonché il cellulare di cui era stato trovato in possesso.

Al termine degli adempimenti di rito, il 39enne è stato tratto in arresto per l’ipotesi di reato di furto aggravato e, inoltre, deferito in stato di libertà per la violazione dell’art. 707 c.p. per il materiale trovato in suo possesso e utilizzato per l’effrazione. Successivamente, veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima all’esito della quale veniva disposta la misura della custodia cautelare in carcere.