Il corteo che ha sfilato per le vie di Bologna questa mattina ha visto una grande partecipazione della Fiom, dei suoi delegati e delegate e delle Lavoratrici e Lavoratori. Dopo la decisione di ampliare lo sciopero a 8 ore in seguito alla strage avvenuta alla centrale idroelettrica di Bargi, Lavoratrici e Lavoratori delle aziende metalmeccaniche del territorio hanno accolto l’appello di Cgil e Uil a mobilitarsi per dire a Governo e Aziende che non è più
tollerabile morire di lavoro.

Simone Selmi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Bologna, dal corteo dichiara: “Grande riuscita dello sciopero che dimostra la sensibilità delle lavoratrici e dei lavoratori sul tema della sicurezza sul lavoro. Il messaggio che arriva forte e chiaro dalla piazza è che è assurdo nel 2024, a Bologna, morire ancora per portare a casa uno stipendio”.

(foto: Cgil Bologna)

I primi dati ci dicono che lo sciopero è riuscito, con un’adesione media del 80%, con picchi del 95 % nella produzione in Lamborghini e Kemet.
In aziende come Versuni, Marzocchi Pompe, Marelli di Crevalcore e Motori Minarelli si è registrato il 90% di adesione.
85% di adesione per la produzione di Toyota, 75% per la Galliani Brazing di Vergato.
Site, Alberto Sassi e Selcom Group raggiungono l’80% di adesione.
Ducati Energia, Ducati Motor, Schnellecke Italia, Mec Track e Marelli di Bologna ci riportano un’adesione intorno al 70%.
Le Lavoratrici e i Lavoratori hanno detto a gran voce che è ora di smettere di speculare sulla loro pelle.