Via libera della Giunta al progetto definitivo della seconda linea tranviaria di Bologna – Tratto Nord della Linea Verde, alla localizzazione dell’opera in variante allo strumento urbanistico vigente e all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e alla contestuale dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.

La delibera, approvata nei giorni scorsi dal Comune dopo la recente conclusione della Conferenza dei Servizi, consente ora di passare alla fase di progettazione esecutiva, conclusa la quale verranno avviati i lavori: l’obiettivo è partire con i cantieri entro giugno.

La delibera dà inoltre mandato al Settore Mobilità Sostenibile ed Infrastrutture di modificare il progetto con l’eliminazione del sottopasso Ferrarese/Mazza/Bolognese. Questo sia per la primaria necessità di assicurare il rispetto delle scadenze imposte dal PNRR che per tenere conto del parere formulato dal Quartiere Navile che chiedeva di minimizzare gli impatti della cantierizzazione e di valutare ogni soluzione alternativa alla realizzazione del sottopasso e al conseguente abbattimento di alberature su via Ferrarese.

La nuova soluzione per il nodo di via Ferrarese-via Mazza-piazza dell’Unità, verrà sviluppata nella fase di progettazione esecutiva della Linea Verde e prevederà il passaggio dei tram sul lato ovest di piazza dell’Unità che, superando il precedente indirizzo dato ai tecnici, non verrà dunque pedonalizzata. Con questo nuovo assetto il tracciato della Linea Verde si svilupperà su via di Corticella, sul lato ovest di piazza dell’Unità e su via Matteotti, che avrà i binari in entrambe le direzioni sull’intera via, evitando di interessare via Ferrarese e via Mazza e sgravandole dalla sovrapposizione con la Linea Rossa. È proprio l’alleggerimento di via Mazza che consentirà di evitare la realizzazione del sottopasso stradale. Ciò porterà una notevole semplificazione degli interventi da realizzare, con minori tempi di esecuzione e minori impatti dei cantieri a livello di viabilità e verso gli edifici limitrofi. Inoltre si potrà evitare di abbattere oltre 40 alberi lungo via Bolognese e nello slargo di via Ferrarese (in particolare i platani presenti).

La modifica del progetto esecutivo terrà comunque fermo, per piazza dell’Unità, l’indirizzo di una forte attenzione alla qualità degli spazi e dei materiali. La Giunta ha inoltre dato mandato agli uffici di definire la soluzione esecutiva in modo da consentire il progetto di un successivo intervento di riqualificazione complessiva della piazza con risorse aggiuntive rispetto a quelle della Linea Verde del tram, che verranno individuate appositamente dall’Amministrazione. Progetto che verrà costruito con il coinvolgimento del Quartiere e della cittadinanza.

Per quanto riguarda le altre parti del percorso, il progetto definitivo pubblicato il 16 agosto 2023, è stato già in parte aggiornato a seguito dei contributi emersi durante i lavori della Conferenza dei Servizi da parte degli enti partecipanti. Altre modifiche che saranno compiutamente recepite e sviluppate in fase di progetto esecutivo riguardano:

  • il capolinea nord presso la stazione ferroviaria di Corticella e il nodo di interscambio posto a nord di via Shakespeare, che comprende il terminal di fermata dei bus extraurbani adiacente alla fermata della linea del tram, una rimessa per il ricovero notturno di alcuni tram e il parcheggio multipiano di interscambio con una capienza di circa 280 posti auto; in sede di progetto esecutivo la soluzione sarà ulteriormente aggiornata sulla base delle prescrizioni contenute nel parere emesso dalla Soprintendenza;
  • il nuovo parcheggio a raso di via Bassanelli, a nord dell’Ippodromo Arcoveggio, che avrà una capienza di circa 200 posti auto; anche in questo caso il progetto esecutivo terrà conto delle prescrizioni contenute nel parere emesso dalla Soprintendenza;
  • il nuovo parcheggio multipiano di via Saliceto, che sostituirà in parte il parcheggio a raso esistente e che avrà una capienza di circa 180 posti auto (con un aumento di circa 100 posti auto rispetto agli esistenti) e la cui struttura è stata ridimensionata, a parziale accoglimento delle osservazioni pervenute relativamente a tale opera, per ridurre l’impatto sulle alberature presenti.

Il tracciato

La Linea Verde si sviluppa dal capolinea sud posto in via dei Mille al capolinea nord situato in prossimità della Stazione “Corticella” del Servizio Ferroviario Metropolitano, nei pressi di via Bentini. Il tracciato della linea interessa le vie: dei Mille, Indipendenza, Matteotti, Corticella, Bentini, Sant’Anna, Byron e Shakespeare, per una lunghezza complessiva di circa 7 km, di cui 1,2 km in sovrapposizione con la Linea Rossa, e presenta 17 fermate, delle quali 3 condivise con la Linea Rossa. In corrispondenza della fermata di via Shakespeare è previsto il nodo di interscambio della linea tram con le linee extraurbane dei bus provenienti dai comuni a nord di Bologna, con annesso parcheggio pubblico multipiano per le auto.

Confermato anche il sottoattraversamento di tangenziale e autostrada in via di Corticella, in corrispondenza dell’omologo svincolo 6 della tangenziale. L’intervento da realizzare e le relative tempistiche sono già state condivise con Autostrade per l’Italia per garantire il pieno coordinamento con i cantieri del Passante.

Come già annunciato i lavori di realizzazione della Linea Verde sono stati affidati lo scorso 11 dicembre 2023 al raggruppamento di imprese costituito da C.M.B. Società Cooperativa, mandataria, e da Alstom Ferroviaria S.P.A., Amplia Infrastructures S.P.A. (già Pavimental S.P.A.) e Alstom Transport S.A. mediante modifica contrattuale in variante ai lavori della Linea Rossa. L’atto aggiuntivo del contratto di appalto è stato sottoscritto lo scorso 25 marzo.

“Il progetto approvato dalla Giunta è stato oggetto di un lungo lavoro svolto in Conferenza dei Servizi – spiega l’assessora Valentina Orioli -. Sono state accolte molte delle osservazioni fatte dagli enti e dal Quartiere Navile che è stato protagonista di questo percorso segnalando anche una serie di criticità evidenziate da gruppi di cittadini. In particolare, c’era una grande preoccupazione sul sottopasso carrabile che avrebbe comportato non solo l’abbattimento di alberi ma anche un lavoro che per tempi e per costi rischiava di mettere a rischio tutta l’opera. Il progetto approvato dalla Giunta contiene l’indicazione di superare il progetto del sottopasso. Non si tratta di un semplice stralcio, bisogna studiare una soluzione differente per assicurare la funzionalità dell’opera. È uno schema che intendiamo approfondire ma che riteniamo sia praticabile e semplificherà il raccordo tra le due linee attorno a Piazza dell’Unità poiché non richiede la separazione della rete tranviaria dal traffico carrabile.
Per piazza dell’Unità si dovrà pensare a un diverso progetto di riqualificazione rispetto a quello previsto in fase di progettazione. Già il parere ambientale ci aveva spinto ad eliminare il parcheggio interrato, quindi di fatto sposteremo la tranvia sul lato ovest. Tutta la piazza sarà ripavimentata e riqualificata per creare un contesto in grado di accogliere il passaggio del tram ma a prevalenza pedonale e con priorità al passaggio del trasporto pubblico”.

“7 km e 17 fermate di linea tramviaria che rispondono all’interrogativo della Bologna che vogliamo. Meno inquinata, con meno auto in strada, con un’infrastruttura che offre un servizio pubblico, ecologico, sicuro e accessibile, che darà anche occasioni di rigenerazione nelle zone attraversate, dalla Bolognina fino a Corticella, che offrirà puntualità e regolarità ai cittadini e alle cittadine che ne usufruiranno e che permetterà di dare uno slancio anche al commercio di prossimità. Come Quartiere Navile abbiamo lavorato affinché fosse eliminata dal progetto la realizzazione del sottopasso Ferrarese/Mazza/Bolognese per minimizzare gli impatti della cantierizzazione e per evitare l’abbattimento di 40/50 alberature lungo via Bolognese e nello slargo di via Ferrarese. Una scelta che riguarda primariamente la necessità di rispettare i tempi del progetto e semplificare la complessità dell’opera. Una scelta che deriva dalle molteplici criticità segnalate dai cittadini e dalle cittadine di Navile che avrebbe comportato la realizzazione del sottopasso.
La volontà politica e l’energia che stiamo mettendo in campo è per questa Bologna, così i fondi PNRR sono per un progetto di vera prospettiva”, così Federica Mazzoni, presidente del Quartiere Navile.