Alla Velostazione di Bologna – negli spazi di Ex Dynamo – è stato inaugurato nella serata di ieri un nuovo Spazio Nottambula, pensato per chi attraversa la città dopo il tramonto e cerca un luogo di sosta sicuro. L’idea è quella di trasformare un’area di passaggio in un punto di riferimento riconoscibile e accessibile; uno spazio utile e inclusivo dove fermarsi un momento o incontrare le e gli street host in servizio.

Un presidio pensato per offrire servizi concreti – sosta, acqua, contatto, orientamento – che si inserisce in un progetto più ampio: quello di una città che investe su una notte più accogliente e attenta ai bisogni delle cittadine e dei cittadini.

Il progetto Nottambula, che da settembre è stato rilanciato e incrementato, prevede la presenza di street host, operatrici e operatori che nelle ore notturne svolgono attività di ascolto, mediazione, accompagnamento e informazione, promuovendo la convivenza nello spazio pubblico, il rispetto dell’ambiente, la riduzione del danno, la prevenzione delle discriminazioni e la sicurezza di chi si muove in città di notte.

Gli e le street host sono presenti dalle 22 alle 3 nelle notti di giovedì, venerdì, sabato e prefestivi nelle zone ad alta frequentazione notturna – come la zona universitaria –  e  7 notti su 7, con compiti di presidio, all’interno del parco della Montagnola, aperto h24. È possibile contattare le e gli street host per richiedere un accompagnamento tramite telefono e whatsapp al numero 353 4834517, o su Instagram con messaggi e chiamate.

Il servizio di accompagnamento, in costante evoluzione, è sempre più conosciuto e richiesto: partito come pedibus per accompagnare il popolo della notte dai centri della movida alle fermate dei bus notturni, si è poi adattato alle esigenze dei suoi fruitori, fino a configurarsi come ‘a chiamata’ e ‘verso la tua destinazione’ che può essere l’abitazione, un locale, la fermata del bus. Le persone che non si sentono sicure di attraversare determinate strade possono chiedere di essere accompagnate a piedi. Col passare dei mesi il servizio si è inoltre evoluto nella direzione del presidio di sicurezza, una presenza diffusa che attraverso il confronto con le altre unità di strada presenti nel territorio, genera un monitoraggio che contribuisce alla sicurezza integrata della città.

“L’apertura del nuovo punto Nottambula a exDynamo segna un passo importante per il Piano della Notte – commenta Emily Clancy, vicesindaca di Bologna con delega al Piano della Notte -. Un luogo pensato per chi attraversa la città di sera, per chi lavora o viaggia, per chi semplicemente vive Bologna anche dopo il tramonto, all’interno di uno spazio speciale finalmente restituito all’uso pubblico. In qualche modo un simbolo concreto della nostra visione: una città che si prende cura della sua vita notturna e che promuove una socialità sicura, accessibile e condivisa”.

Il servizio, oltre all’impegno in strada, prevede un’articolata attività di formazione multidisciplinare per gli e le street host e momenti di approfondimento e divulgazione rivolti anche agli street tutor (addetti alla vigilanza), titolari di esercizi pubblici e lavoratrici e lavoratori notturni, per condividere conoscenze e strategie utili a migliorare la qualità della vita nella città che vive di notte.

Per la notte di Capodanno (mercoledì 31/12) il servizio sarà attivo in Piazza Maggiore con la raccolta del vetro, oltre al presidio degli e delle street host su via Indipendenza. L’1 gennaio il servizio è sospeso, e torna regolarmente il 2 e 3 gennaio. Sospeso anche nelle notti tra il 25 e il 27 dicembre.

Il Piano della Notte

Il Piano della Notte è una politica innovativa del Comune di Bologna che, per primo in Italia, si è mosso in maniera strutturata sul tema e si pone l’obiettivo di affrontare la gestione della vita notturna della città in tutti i suoi aspetti: culturale, sociale, economico, di vivibilità e sicurezza. La finalità è trovare un equilibrio tra le diverse esigenze, garantendo diritti e opportunità per tutte e tutti. Attraverso indagini e sondaggi, sono state raccolte richieste e proposte per migliorare i servizi e gli spazi pubblici. Da qui sono nate le prime azioni concrete: il potenziamento delle linee bus notturne, l’ampliamento degli hub di bike sharing, il supporto degli street host, che successivamente hanno sviluppato nuovi servizi come l’accompagnamento a piedi per chi vuole rientrare in sicurezza.

Il progetto è in continua evoluzione, grazie a un dialogo aperto tra l’Amministrazione, i cittadini e le cittadine, gli e le esercenti, gli operatori e le operatrici che hanno attività aperte in orario notturno. L’obiettivo è rendere Bologna una città più inclusiva, accessibile e sicura anche di notte, nella convinzione che uno spazio vissuto e curato sia la migliore risposta al degrado.

 

Street host: chi sono e cosa fanno

Le e gli street host sono operatrici e operatori che arrivano da percorsi formativi diversi – educazione, mediazione, sostenibilità ambientale, inclusione e dialogo interculturale.

Con le loro pettorine fucsia fluorescenti, gli e le street host sono diventati una presenza familiare per chi vive e attraversa Bologna nelle ore notturne. Agiscono con un approccio di prossimità, svolgendo compiti di ascolto, informazione, accompagnamento e mediazione nei luoghi della socialità notturna.

Nel corso della sperimentazione, hanno lavorato alla creazione di una cultura del rispetto attraverso il dialogo contribuendo anche a modificare ‘la geografia’ della notte, indirizzando i  flussi di stazionamento e invitando le persone a non sostare per chiacchierare sotto alle finestre delle abitazioni e a limitare il volume delle casse acustiche sempre più diffuse.

In piazza Aldrovandi fino ad oggi, il progetto Nottambula ha dato come risultato un generale miglioramento della vivibilità dell’area; la presenza di street host specializzati nel campo del dialogo interculturale e della gestione dei conflitti all’interno del parco della Montagnola, che l’amministrazione a partire da giugno 2024 ha voluto aperto h24, ha aumentato la percezione di sicurezza, la fruibilità dei bagni pubblici e ha generato un aumento delle persone che scelgono questo spazio verde per trascorrere il tempo libero, complice anche la ricca offerta musicale delle manifestazioni culturali presenti.

Tra i servizi offerti dagli e dalle street host rientra anche lo scambio di bottiglie di vetro con bicchieri riutilizzabili, proposto da 0waste, funzionale non solo a ridurre la quantità di vetro potenzialmente abbandonato (integro o rotto) ai margini delle strade e il conseguente senso di incuria, ma anche a generare comportamenti sostenibili, riducendo significativamente la plastica e gli oggetti monouso. Nel corso del 2024 sono state 19 le tonnellate di vetro scambiate in strada.