La produzione industriale a settembre ha registrato un aumento dell’1% rispetto al 2002 e un calo
dello 0,7% su agosto 2003. Lo comunica l’Istat aggiungendo che la produzione corretta per giorni lavorativi è diminuita dell’ 1,7% su base annua. Tra
gennaio e settembre 2003 c’è stato un calo dell’1,2%.

Il dato corretto per giorni lavorativi risente del fatto che a settembre sono stati 22 contro 21 di settembre 2002.

L’indice della produzione industriale, precisa l’ Istat, presenta rispetto a settembre 2002 variazioni positive per quasi
tutti i raggruppamenti principali di industrie, con incrementi tendenziali del 2,2% per i beni di consumo (-2,4% per i beni durevoli e +3,4% per i beni non durevoli), dell’ 1,9% per l’energia e dello 0,9% per i beni intermedi. Unica eccezione i
beni strumentali, in calo dello 0,5%.

Gli indici destagionalizzati mostrano invece flessioni per tutti i raggruppamenti. Rispetto ad agosto, infatti, l’energia ha registrato un calo del 5%, i beni strumentali del 2,7%, i beni di consumo del 2,5% (-4% per i beni durevoli, -2,3% per i beni non durevoli) e i beni intermedi dello 0,3%.

Analizzando i settori di attivita’ economica a settembre la produzione registra gli aumenti tendenziali più marcati nei settori dell’estrazione dei minerali (+6,8%), degli alimentari, bevande e tabacco (+5,8%), della produzione di metallo e
prodotti in metallo (+5,6%), della carta, stampa ed editoria (+4,9%) e degli articoli in gomma e materie plastiche (+4,1%).

Le variazioni tendenziali negative più ampie riguardano invece
le altre industrie manifatturiere (-6,6%), le macchine e apparecchi meccanici (-3,8%), gli apparecchi elettrici e di precisione (-2,5%) e le raffinerie di petrolio (-2,4%).