La campagna elettorale è finita. Il popolo si è espresso, anche se troppi, purtroppo, hanno preferito non farlo. Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche, di affrontare nel merito e con senso di responsabilità le questioni che ci stanno davanti, a partire dalla difficoltà a superare la crisi, dalle necessità delle famiglie alle esigenze delle imprese.
I risultati elettorali confermano, con la crescita della Lega e la tenuta dell’IdV, l’archiviazione del bipartitismo, e indeboliscono ulteriormente, con la performance dei “Grillini” e la tenuta dell’UdC, il bipolarismo all’italiana: dentro la grande soddisfazione per la tenuta dell’UdC c’è anche il rammarico per non aver intercettato i tanti delusi di questo inconcludente sistema politico.
In Provincia di Modena il dato è sostanzialmente omogeneo con il resto della regione: escludendo un paio di comuni dell’Area Nord, ed in particolare Finale Emilia, dove tanti nostri voti appartengono personalmente al Sindaco, sia i voti di lista che le preferenze al capolista mantengono lo stesso profilo delle altre province.
La candidatura di un Sindaco del PD ha pertanto prodotto un esito strettamente localistico e non politico, smorzato ulteriormente dai tanti elettori dell’UdC, incontrati numerosi in campagna elettorale, che non ci hanno votato addebitandoci un operazione di trasformismo e opportunismo politico, oltretutto palesemente cavalcata da interessi economici locali.
Da qui si rinnova la nostra proposta politica che, a partire dai bisogni e dai desideri dei cittadini, è e resta alternativa all’attuale governo della sinistra modenese, da Finale sino a Pavullo, rendendoci disponibili, se ci saranno interlocutori credibili ed interessati, a costruire proposte innovative per il governo del nostro territorio.
(U.d.C. Modena, Fabio Vicenzi)