“Il comparto sci tiene nonostante la crisi economica e il pessimo inizio di stagione ma per restare competitivi in futuro servono più servizi e divertimenti, non solo sulle piste”. A poco più di un mese dalla chiusura della stagione invernale gli operatori turistici del Cimone si sono riuniti nella sala congressi del Castello di Sestola per fare un bilancio del 2009-10 e lanciare un allarme. “Il nostro comprensorio offre poche alternative allo sci e questo lo si è visto nel periodo natalizio, quando a causa del maltempo e dello scarso innevamento i turisti sono rimasti in paese senza poter fare molto altro – dice Luigi Quattrini, direttore del Consorzio del Cimone – Continuando così rischiamo di vanificare gli sforzi che abbiamo fatto negli ultimi anni per ammodernare gli impianti di risalita”.
Dello stesso avviso il direttore della Scuola Sci di Sestola, Luciano Magnani, che denuncia alcune carenze: “Di sera i locali devono rimanere aperti anche se questo può creare qualche disagio ai residenti. Cosi come devono essere aperte le piscine e gli impianti sportivi durante le vacanze invernali. Per coinvolgere chi non scia servono poi più manifestazioni ed eventi. Infine, vanno migliorati i servizi sulle piste, magari aprendo qualche rifugio in più in quota”.
Il tema dei servizi da offrire al turista, sciatore e non, è strategico anche per Paolo Guerri, direttore del Consorzio Valli del Cimone che concorda con l’analisi di Quattrini e Magnani. “Dopo aver migliorato piste ed impianti per restare competitivi dobbiamo migliorare l’offerta dei servizi non legati solo allo sci – sottolinea Guerri – la sfida per i prossimi anni è questa”.
L’incontro al Castello di Sestola è servito anche per fare un’analisi della stagione invernale appena conclusa. Gli skipass venduti sono stati 173.347 facendo registrare una flessione del 24% degli incassi, dovuta soprattutto al pessimo andamento nel periodo natalizio. Un dato di sostanziale tenuta se si considera che quella del 2008-09 fu una stagione record e che quest’anno il numero di giornate rovinate dal maltempo (43 in tutto) sono state molte di più. Un leggero incremento hanno registrato invece le vendite delle Offerte da Skianto che ha prodotto circa 5mila presenze. Bene anche la campagna 2×1 valida per i feriali che ha portato oltre 20mila sciatori sulle piste del Cimone. Infine, il web si conferma il canale di informazione preferito dagli sciatori. Durante la stagione, da ottobre ad aprile, il sito ‘Cimone Sci’ è stato visitato da quasi 500mila persone con oltre 3,3 milioni di pagine visitate.