I carabinieri della compagnia di Carpi proseguono le attività di contrasto alle assunzioni irregolari nella bassa e nelle Terre d’Argine ad opera delle ditte gestite da cinopopolari, tanto da aver sospeso nelle ultime 24 ore ben tre attività per l’impiego di manodopera non regolarmente assunta per oltre il 20% dei lavoratori. Nel mirino dei militari, coadiuvati nei blitz dai carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Modena e dal personale della direzione provinciale del lavoro unitamente a Inps e Inail, alcune ditte in particolare a Novi di Modena e Finale Emilia.
Nella prima località sono state controllate 5 aziende ed elevate sanzioni amministrative del valore di 5.000,00 euro con sospensione dell’attività lavorativa per l’impiego di manodopera non regolarmente assunta per oltre il 20% dei lavoratori, a carico di una ditta di Rovereto sulla Secchia.
A carico di altra ditta cinopopolare, è stata elevata una sanzione amministrativa del valore di 20.000,00 euro e sospensione dell’attività lavorativa per l’impiego di manodopera non regolarmente assunta per oltre il 20% dei lavoratori, poichè aveva impiegato in modo irregolare 5 lavoratori su un totale di 10 dipendenti cinesi. In questa azienda poi è stato rintracciato un cittadino destinatario di ordine di espulsione e pertanto è stato arrestato. La titolare della ditta è stata deferita in stato di libertà per sfruttamento della manodopera clandestina.
A Finale Emilia, poi, ad un’altra ditta tessile cinopopolare, è stata elevata una sanzione amministrativa del valore di 25.000,00 euro e la sospensione dell’attività lavorativa per l’impiego di manodopera non regolarmente assunta per oltre il 20% dei lavoratori, poichè aveva impiegato in modo irregolare 7 lavoratori su un totale di 11 dipendenti cinesi. Tra questi un clandestino accompagnato presso l’ufficio immigrazione per il provvedimento di espulsione. Anche in questo caso il titolare della ditta è stato denunciato per sfruttamento di manodopera clandestina.

