E’ giunto al termine Re Up, l’innovativo progetto finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia – in collaborazione con Cis-Scuola per la gestione d’impresa, Italian Business Angels Network (Iban) e Associazione italiana del Private Equity e Venture Capital (Aifi) – per rilanciare il tessuto economico locale, fortemente colpito dalla crisi, sostenendo la creatività di impresa dei giovani attraverso l’accompagnamento e il supporto di start up. All’evento di chiusura e di presentazione delle nuove realtà imprenditoriali nate grazie al progetto Re Up – che si è svolto questa mattina all’hotel Posta – ha partecipato anche l’assessore a Scuola, università e ricerca, lavoro e formazione professionale della Regione Emilia-Romagna Patrizio Bianchi, che nell’occasione ha illustrato anche la rete regionale degli Istituti tecnici superiori, le nuove scuole post-diploma altamente specializzate (tra cui quella per la meccatronica associata all’Iti “Nobili” di Reggio) che dovranno formare tecnici nelle figure professionali più richieste dalle imprese.
Incontrando i giornalisti al termine della iniziativa di chiusura di Re Up insieme al vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi, all’assessore Ilenia Malavasi ed al presidente della Commissione consiliare Scuola e formazione della Regione Giuseppe Pagani, lo stesso Bianchi e la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, hanno ribadito “l’importanza di ricerca e innovazione per rendere sempre più competitivo il nostro territorio e consentirgli di uscire, il prima possibile e meglio di altri, dalla grave crisi che ha colpito anche il nostro Paese”. Re Up e la rete regionale degli Istituti tecnici superiori rappresentano due tappe fondamentali nel cammino che tanto la Provincia di Reggio Emilia quanto la Regione Emilia-Romagna hanno intrapreso.
Il progetto Re Up
Attraverso il progetto Re Up la Provincia di Reggio Emilia ha inteso dare un segnale di rilancio del tessuto economico locale, fortemente colpito dalla situazione di crisi che sta vivendo. Il progetto vuole sostenere l’innovazione e la creatività di impresa attraverso l’accompagnamento e il supporto di start up. RE Up si colloca all’interno di un insieme di azioni che la Provincia di Reggio Emilia, su forte impulso della presidente Sonia Masini, sta implementando, insieme ad altri soggetti del territorio, attraverso l’Unità provinciale anticrisi per supportare cittadini, famiglie e imprese a superare questo momento di difficoltà.
“La provincia di Reggio Emilia ha infatti, come elemento di forza, la cultura imprenditoriale, un forte orientamento all’export, e la capacità dimostrata negli anni di sapersi ristrutturare per rispondere sempre alle nuove sfide – ha detto la presidente Masini – Questi fattori però non bastano per garantire uno sviluppo sostenibile nel tempo; occorre rafforzare le competenze degli imprenditori dotandoli di quelle conoscenze e per portare con successo sul mercato le proprie idee innovative e ottenere anche i capitali necessari per sviluppare la propria attività”.
Da qui Re Up, un progetto che si è distinto per un approccio didattico innovativo: accanto alla formazione tradizionale d’aula (96 ore complessive) vi è stato un affiancamento tramite tutor, persone appartenenti al mondo dell’imprenditoria che hanno seguito gli imprenditori sia nella stesura del business plan sia nell’approfondimento prettamente tecnico/specifico rispetto alle loro reali esigenze. L’affiancamento, infatti, è il vero punto di forza dell’intervento che permette di customizzare l’offerta formativa e di applicare in concreto le basi acquisite nella parte corsuale.
Il percorso di crescita si è realizzato grazie al contributo di una partnership di primo livello fra Cis (Scuola per la Gestione d’impresa), Iban (Italian Business Angels Network) e Aifi (Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital), in grado di seguire e strutturare al meglio un progetto così articolato ed impegnativo.
Le start up così formate alla fine del percorso hanno incontrato finanziatori istituzionali, venture capital, industriali che hanno preso visione di alcuni di questi innovativi progetti e hanno deciso di puntare sul loro successo: dalle idee ai fatti concreti. Re Up, inoltre, servirà anche per fertilizzare il territorio e per facilitare la nascita di ulteriori idee imprenditoriali, che potranno beneficiare dell’esperienza e degli output di Re’Up.
La rete regionale degli Its
La Regione Emilia-Romagna ha dato il via nei giorni scorsi alla costituzione degli Istituti tecnici superiori, la rete regionale di scuole post diploma altamente specializzate per formare tecnici nelle figure professionali più richieste dalle imprese. La Giunta regionale ha approvato le prime sette proposte pervenute per la costituzione delle Fondazioni Its, che realizzeranno i percorsi formativi e di cui fanno parte gli istituti di istruzione secondaria superiore, gli enti di formazione accreditati, le imprese, gli atenei e gli enti locali. Queste fondazioni avranno sede a Bologna, Forlì-Cesena, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Modena e Piacenza, a cui seguiranno a breve Ravenna e Rimini.
“Il nostro obiettivo è dare ai giovani concrete prospettive di lavoro – ha spiegato l’assessore regionale Patrizio Bianchi – e assicurare l’offerta di tecnici superiori nelle figure professionali che necessitano al mondo delle imprese pubbliche e private”.
Introdotte nell’ordinamento nazionale nel 2008, costituiscono un percorso alternativo non concorrenziale all’università. Si accedere con il diploma di scuola superiore e in Emilia-Romagna possono attivarsi da settembre 2011. I percorsi durano quattro semestri, circa 1800-2000 ore, e rilasciano un diploma di tecnico superiore con l’indicazione dell’area tecnologica di specializzazione. Per la prima annualità sono a disposizione un milione e 700 mila euro di risorse statali.
Con i primi Its si dà attuazione al Piano triennale regionale dell’offerta di formazione alta, specialistica e superiore 2008-2010, con cui sono stati stabiliti gli ambiti settoriali specifici della formazione superiore, a partire dalle sei aree tecnologiche stabilite a livello nazionale, e sono stati suddivisi gli indirizzi in base alle vocazioni delle diverse province. Le Fondazioni avranno sede provinciale, ma all’interno di un sistema regionale, in cui ciascun Its dovrà rispondere alle esigenze delle persone e ai fabbisogni formativi di tutte le imprese che in un determinato settore di riferimento operano sul territorio regionale.
A Bologna l’istituzione scolastica di riferimento sarà l’istituto Aldini Valeriani-Sirani e si occuperà delle nuove tecnologie per il made in Italy e del sistema della meccanica e dell’automazione industriale; a Cesena si realizzeranno corsi superiori per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione; a Parma ci si specializzerà nelle nuove tecnologie per il sistema agroalimentare, mentre a Reggio sul sistema della meccanica e meccatronica e a Ferrara sulle tecnologie innovative, i beni e le attività culturali, oltre che per il sistema dell’abitare. Modena svilupperà i percorsi sul sistema della meccanica e dei materiali, mentre Piacenza si occuperà di logistica e mobilità sostenibile delle persone e delle merci. Le Fondazioni avviate entro il 31 dicembre 2010 saranno promosse, come vuole la legge nazionale, da singoli istituti tecnici o professionali, ma saranno aperte fin da subito alle partecipazioni di altri istituti presenti in regione.
In particolare, l’Its Nobili di Reggio Emilia aggregherà a livello territoriale l’offerta di formazione alta e specialistica tecnico-professionale, in modo da garantire un forte legame con i fabbisogni formativi del territorio. Sarà una scuola di tecnologia e formerà tecnici superiori per nuove tecnologie per il Made in Italy. Il percorso durerà quattro semestri (1800/2000 ore), sei semestri solo nell’ambito di specifiche convenzioni con le Università: il titolo finale è diploma di tecnico superiore con l’indicazione dell’area tecnologica della figura nazionale di riferimento. Tirocini in azienda sono obbligatori per almeno il 30% del monte orario complessivo e il 50% dei docenti dovrà provenire dal mondo del lavoro con esperienza specifica di almeno 5 anni.
Oltre al “Nobili” ed alla Provincia, sono intenzionate ad aderire alla Fondazione “Its per le nuove tecnologie per il Made in Italy sistema meccanica-meccatronica” anche l’Università di Modena e Reggio, i centri di formazione Cis Scuola per la gestione d’impresa, Centro Servizi Pmi, Istituto Formazione Operatori Aziendali (Ifoa), Ecipar Cna e Formart, nonché le aziende A.E.B. Robotics, Electric 80, Walvoil Spa, Comer Industries, Gorreri, Reggiana riduttori, Clevertech, Lodi Luigi e figli, Bema, Mass, Casarini, S.e.i. e Logit.

