Un piccolo defibrillatore, particolarmente maneggevole, che consente un intervento molto rapido sia sull’adulto, sia sul bambino, agendo nelle migliori condizioni di sicurezza. E’ questa la preziosa attrezzatura donata dall’Azienda USL all’Asp Charitas di Modena, istituto che fornisce assistenza e cura alle persone disabili.
La consegna questa mattina, durante una breve cerimonia svoltasi in Via Panni dove ha sede la struttura. Tra i presenti il presidente e il direttore dell’Asp Charitas Giovanni Manzini e Gabriele Benatti, il direttore generale dell’Azienda USL di Modena Giuseppe Caroli e Giuseppe Fattori, responsabile marketing e comunicazione dell’Azienda sanitaria, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti, il presidente dell’Associazione “Gli Amici del Cuore” Giovanni Spinella e il dottor Daniele Giovanardi.
Per evidenziare quanto sia importante disporre di un defibrillatore anche in ambienti extra-ospedalieri è utile ricordare che l’arresto cardiaco improvviso è la principale causa di morte prematura nel mondo, pur essendo spesso reversibile grazie proprio all’utilizzo di attrezzature di questo tipo. La loro presenza, in particolare, permette ad ogni persona – sanitario o non sanitario – testimone di un arresto cardiaco, d’intervenire efficacemente migliorando sensibilmente le probabilità di sopravvivenza della vittima. I defibrillatori di ultima generazione sono veri e propri presidi salva-vita eccezionali, pensati per l’utilizzo anche da parte di chi non è un operatore sanitario di professione; grazie alla loro semplicità d’impiego, all’interattività della voce guida che dirige le operazioni di defibrillazione e alla facilità d’apprendimento permettono a un qualsiasi cittadino, con un minimo addestramento, di salvare una vita.
Con riferimento alla formazione, va infine ricordato che un ruolo molto importante rispetto alla donazione lo avranno i volontari dell’associazione “Gli Amici del cuore”: saranno infatti loro che gratuitamente terranno degli appositi corsi rivolti a quei dipendenti che diventeranno i referenti per l’uso dell’apparecchio.

