Il sindaco Delrio: “Grazie ai reggiani per il loro calore e la loro partecipazione. E’ la migliore risposta al presidente Napolitano, che ci ha invitato a fare festa per l’Unità d’Italia”.

“Le piazze e le strade della nostra Reggio sono invase dalla gente. Una partecipazione attesa, ma che si è rivelata al di sopra di ogni aspettativa. Credo che i reggiani debbano farsi i complimenti ed essere orgogliosi della loro partecipazione calorosa a questa bellissima Festa dell’Unità d’Italia. E’ la migliore risposta che diamo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che lo scorso 7 Gennaio qui con noi ha invitato gli italiani a impegnarsi a fondo nelle manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. Con la vostra presenza straordinaria in questa piazza Prampolini e nella Sala del Tricolore, date il segno più esplicito di unità e coesione, di condivisione dei valori alla base della comunità nazionale e della Costituzione. Siete il segno di un’Italia che non si occupa di scandali, ma di valori e di libertà, con l’orgoglio di essere italiani. Siete il segno che ancora oggi, come disse Ugo Foscolo al suo tempo, Reggio è ‘città animatrice d’Italia’”.

Con queste parole il sindaco di Reggio, Graziano Delrio, ha salutato la folla che stamattina ha gremito piazza Prampolini e Sala del Tricolore, per un tributo spontaneo e di partecipazione alla Festa nazionale dell’Unità d’Italia.

La Festa del “150° compleanno” era iniziata alle 10, in piazzale Marconi, con l’Alzabandiera davanti alla stazione ferroviaria centrale, e con il messaggio e la preghiera per l’Italia del vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Adriano Caprioli: anche qui tanti cittadini presenti, fra cui migranti e nuovi cittadini italiani. Accompagnato dalla Banda filarmonica Città del Tricolore, un corteo sempre più numeroso ha percorso via Emilia San Pietro fino a piazza Prampolini, con alcune tappe per ascoltare le spiegazioni della mostra Le strade della Bandiera, esposizione a cielo aperto di 150 bandiere storiche, evocative e attuali, curata dallo storico Alberto Melloni e visibile fino al prossimo 2 Giugno, festa della Repubblica.

In piazza Prampolini, alle 11, nel porticato d’ingresso al Municipio, il sindaco Delrio ha deposto una corona di alloro ai piedi della lapide alla memoria dei reggiani che in 150 anni di storia hanno dato la vita per la libertà e l’indipendenza della patria e del popolo italiano, nel luogo in cui Giosuè Carducci pronunciò il suo celebre discorso ‘Per il Tricolore’ il 7 gennaio 1897, primo centenario della nascita della Bandiera. Con il sindaco, erano presenti il prefetto Antonella De Miro, la presidente della Provincia, Sonia Masini, gli assessori comunali a Cultura e Università Giovanni Catellani e alla Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini, la presidente del Consiglio comunale Emanuela Caselli, le altre autorità cittadine.

In Sala del Tricolore – dove erano fra l’altro presenti vari consiglieri comunali, rappresentanti sindacali, delle Associazioni d’Arma e una delegazione del comune di Oggiona-Santo Stefano (Varese) con il vicesindaco Aurora Leone – il sindaco Delrio ha poi introdotto la lezione dello storico Alberto Melloni, che ha illustrato il documentario Le unità degli italiani 1861-2011, realizzato dalla Fondazione per le scienze religiose (Fscire) “Giovanni XXIII” e costruito con le immagini degli archivi cinetelevisivi di Teche Rai e dell’Istituto Luce, proposto in 2.800 comuni italiani e che è stato proiettato ieri sera, nel corso della Notte Tricolore, in piazza Martiri del 7 Luglio sulla facciata del palazzo San Francesco (Musei civici) e nell’Aula magna dell’Università in viale Allegri.

All’incontro in Sala del Tricolore è intervenuto l’onorevole Otello Montanari, presidente dell’Associazione nazionale Comitato Primo Tricolore, che ha presentato una pregevole edizione della Divina Commedia, in lingua inglese, edita nel 1911 (primo Cinquantenario dell’Unità d’Italia), illustrata con 57 splendide cartoline evocative e celebrative, varie delle quali dedicate al Primo Tricolore, alla Repubblica Reggiana del 1796 e alla Repubblica Cispadana e a tre Donne, vestite di verde, bianco e rosso, descritte da Dante nel Canto XXIX del Purgatorio.

NOTTE TRICOLORE E DATI – Partecipazione notevole – migliaia di persone, nonostante le condizioni meteo incerte – anche alla Notte Tricolore di ieri sera, durante la quale i reggiani hanno visitato mostre sul tema dell’Unità d’Italia e su Reggio nel Risorgimento, sedi museali (Musei Civici, Galleria Parmeggiani, palazzo Magnani con la mostra su Giorgio De Chirico), palazzi storici aperti per l’occasione, fra i quali la sede del Municipio, la Sala e il Museo del Tricolore, la Biblioteca Panizzi e lo Spazio Gerra, il teatro Municipale, le sedi della Prefettura e della Provincia nel complesso dell’ex palazzo Ducale, il Museo diocesano e la Camera del Lavoro, la Sinagoga e il palazzo del Portico (sede della Bonifica Emilia centrale in corso Garibaldi), i Chiostri di San Domenico e la sede universitaria di viale Allegri (antico Foro boario) dove si sono tenute conferenze su storia della scienza e della tecnica legate all’Unità d’Italia.

Seguito, fra l’atro, l’Itinerario luminoso Luci Tricolori sulla città nei luoghi della città che sono stati teatro dell’arrivo di Napoleone (come palazzo Trivelli-Panciroli-Manenti di corso Garibaldi), della nascita del Tricolore e del Risorgimento reggiano. Pubblico numeroso allo spettacolo Certe notti Tricolori di Aterballetto alla Fonderia e a Incantate – Donne d’arte, d’amore e fè sicura in Sala del Tricolore.

Fra la serata di ieri e la mattinata di oggi, il Museo del Tricolore è stato visitato da circa 1.400 persone, a cui vanno aggiunti i vari bambini che hanno partecipato, nelle sale attigue al Museo, al laboratorio Ri-disegnare la bandiera.

Fra ieri sera e stamattina, alla Biblioteca Panizzi si sono contati circa 2.300 visitatori a mostre, spettacoli e laboratori, di cui stimati circa 1.500 visitatori alle due mostre su I Giorni dell’Unità. Politica e società a Reggio dal 1859 al 1861 e Meuccio Ruini (1877-1970). Un reggiano della Belle époque alla Costituzione repubblicana; un centinaio di bambini ha partecipato a eventi a loro dedicati, come Leggiamo una Storia? a cura di Nati per leggere ed Esco così mi perdo.