Sostegno all’occupazione giovanile, centralità agli investimenti per la scuola e la sicurezza, interventi per le categorie colpite dalla crisi, rilancio competitivo del territorio. Sono le priorità indicate dalla proposta di bilancio preventivo della Provincia di Modena per il 2012 e il Piano triennale degli investimenti, presentati mercoledì 30 novembre al Consiglio provinciale, mentre la discussione e il voto sono previsti a fine gennaio.
La manovra economica per il 2012 è complessivamente di 138 milioni di euro, tre in più rispetto allo scorso anno, con un Piano degli investimenti che prevede oltre 41 milioni di euro di interventi nel 2012 (138 nel triennio).
«E’ un bilancio particolarmente complicato, a causa del taglio ai trasferimenti degli enti territoriali e l’inasprimento degli obiettivi del patto di stabilità, che bloccano risorse per 16 milioni di euro – spiega Sabattini – La crisi finanziaria, inoltre, rende costoso l’indebitamento già contratto e poco conveniente l’accesso al nuovo debito. Non per questo però – aggiunge il presidente – rinunciamo agli investimenti, che riguarderanno la manutenzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici superiori e delle strade danneggiate da smottamenti e situazioni di degrado ambientale».
Proprio per sostenere gli investimenti, a fronte di una riduzione dei trasferimenti regionali in conto capitale (- 5,2 milioni di euro) e del ricorso all’indebitamento (-2,7 milioni di euro) la Provincia provvederà con risorse proprie pari a 7,3 milioni di euro derivanti dall’aumento dell’aliquota Rc auto, che dal 12,5 per cento passerà al 16 per cento. L’incidenza per i cittadini sarà di 2,85 euro per ogni 100 euro di polizza.
Sul fronte della spesa, quella per il personale diminuisce di 1,2 milioni di euro (- 4,8 per cento) per effetto delle politiche di semplificazione dell’attività burocratico-amministrativa accompagnate da una riorganizzazione delle funzioni dell’ente. «Proseguiamo, così, il trend di calo che ha caratterizzato gli anni della mia gestione – aggiunge il presidente della Provincia – Dal 2004 ad oggi la spesa per il personale è diminuita di oltre il 21 per cento, così come è calata di oltre il 20 per cento quella per l’indennità di carica della Giunta ed è praticamente dimezzata la spesa di sviluppo degli assessorati».
Tra le scelte qualificanti del bilancio 2012, l’istituzione di un fondo anticrisi da 500 mila euro, che servirà per mettere in campo – in accordo con le parti sociali – politiche di contrasto della disoccupazione giovanile, e l’impulso alla costituzione di un fondo per l’emergenza sfratti. «Pur non avendo competenza diretta sul welfare – spiega Sabattini – non possiamo non intervenire, a fronte di una situazione di drammaticità che colpisce diverse centinaia di famiglie per effetto della crisi». La Provincia, quindi, «farà la propria parte a sostegno di un Fondo per le famiglie colpite da sfratto, da attivare insieme ai Comuni e in rapporto con il sistema delle Fondazioni. In particolare – spiega il presidente – chiederemo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena di reindirizzare su questo Fondo una quota dei finanziamenti che in passato interessavano nostri progetti, ai quali rinunciamo».
Verrà finanziato inoltre un progetto «dal forte valore strategico per il rilancio competitivo del territorio e dei suoi prodotti, quello relativo a Expo 2015».
In una fase caratterizzata «non solo da carenza di risorse economiche ma anche dalla mancanza di prospettiva sul profilo istituzionale, in seguito all’avvio del percorso legislativo verso la soppressione delle Province, abbiamo deciso inoltre – spiega Marcella Valentini, assessore al Bilancio e Patrimonio – di non procedere con il progetto di riorganizzazione delle sedi, inserendo la caserma Fanti tra i beni alienabili per finanziare, in caso di vendita, ulteriori investimenti».
«I tagli dei trasferimenti statali si concretizzano tramite una maggiore restituzione di fondi – spiega l’assessore Valentini –Si tratta di un federalismo fiscale a rovescio, per effetto del quale dovremo “restituire” allo Stato 6,4 milioni di euro, con l’ulteriore incognita dell’istituzione del fondo perequativo. Nonostante questo – conclude l’assessore – ci siamo assunti la responsabilità di un bilancio di previsione che pone le basi per garantire la congruità rispetto agli obiettivi posti dal Patto di stabilità interno, riuscendo a garantire il regolare pagamento dei lavori pubblici alle imprese fornitrici entro i termini contrattuali ».
AUMENTA L’RC AUTO: 2,85 € SU 100 DI POLIZZA “OBIETTIVO 7 MILIONI: INVESTIRE IN SCUOLE E VIABILITÀ”
L’aumento dell’imposta sull’assicurazione delle auto avrà un costo annuale per i cittadini che, a seconda dell’importo della polizza, varierà tra i 9 e i 29 euro. L’aumento, infatti, avrà un’incidenza di circa il 2,85 per cento rispetto al costo complessivo della polizza, escluse “casco” e altri accessori. Per chi oggi spende 500 euro all’anno, per esempio, l’aumento sarà al massimo di 14,25 euro. L’aumento dell’aliquota dal 12,5 al 16 per cento, infatti, incide solo sulla parte di costo base della compagnia e non sulla quota del servizio sanitario nazionale o su altri accessori come, appunto, la “casco”.
L’obiettivo dell’operazione è incassare 7 milioni di euro «per realizzare investimenti indispensabili per le scuole e la manutenzione del territorio» spiega il presidente della Provincia Emilio Sabattini sottolineando che l’aumento dell’Rc auto è l’unica possibilità concessa alle Province dal precedente governo per ottenere risorse utilizzabili a questo scopo. «Lo faremo rispettando il Patto di stabilità e senza aumentare l’indebitamento – precisa Sabattini – in modo che chi subentrerà al termine del mandato possa decidere se mantenere questo aumento. L’incidenza annuale sui bilanci delle famiglie non è rilevante, ma in questo momento sappiamo che anche pochi euro possono fare la differenza. La tassa, comunque, essendo legata anche alla cilindrata dei veicoli ha un certo grado di progressività e, quindi, di equità. In ogni caso vigileremo affinché le assicurazioni non applichino aumenti ingiustificati». Per segnalazioni e informazioni rivolgersi all’Urp, tel. 059 209199.
Gli interventi che verranno finanziati riguardano alcuni ampliamenti delle scuole superiori e le manutenzioni degli edifici, con particolare attenzione alla sicurezza, oltre ai lavori necessari nelle zone colpite dai movimenti franosi negli ultimi anni che hanno danneggiato gravemente la viabilità provinciale. «Prima dell’approvazione del bilancio – annuncia il presidente Sabattini – presenteremo al Consiglio un elenco preciso delle priorità da finanziare, anche rispetto alla cantierabilità dei progetti. In modo che quest’aumento dell’Rc auto sia nei fatti una “tassa di scopo” fornendo tutti gli elementi per verificare passo passo la realizzazione delle singole opere. Fare partire cantieri in questo momento di crisi, inoltre, ha anche il significato di dare lavoro alle imprese per contribuire a rilanciare l’economia e l’occupazione».
Con l’aumento dell’imposta provinciale (dal 12,5 al 16 %) questi sono gli effetti economici rispetto al valore della polizza assicurativa

DAI PROCESSI DI SEMPLIFICAZIONE RISPARMI ECONOMICI E TEMPI DI RISPOSTA RIDOTTI
Nei primi dieci mesi del 2011 la Provincia di Modena ha inviato oltre 13 mila comunicazioni tramite Pec – posta elettronica certificata – con un risparmio di 52 mila euro sulle spese postali, oltre alla riduzione dei tempi di risposta.
E’ un esempio di come le azioni di semplificazione amministrativa avviate dall Provincia di Modena nel corso degli anni per diminuire la burocrazia e aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione producano effetti positivi anche in termini economici, «senza contare il fatto – osserva l’assessore al Bilancio, Patrimonio e Infrastrutture telematiche Marcella Valentini – che lo snellimento delle pratiche amministrative facilita soprattutto cittadini e aziende, per le quali ridurre costi e tempi significa liberare risorse da investire nell’attività d’impresa».
La digitalizzazione delle determine dirigenziali ad esempio – circa settemila ogni anno – ha consentito di ridurre a un solo giorno, rispetto ai cinque necessari per la versione cartacea, il tempo medio di completamento dell’iter. Stessa cosa per le determine di Giunta e di Consiglio (1.200 l’anno), ora pubblicate all’Albo Pretorio nel giro di pochi minuti dall’esecutività mentre prima erano necessari diversi giorni. Accorciamento significativo dei tempi anche per i mandati di pagamento digitali (15 mila l’anno), per le oltre seimila reversali annue d’incasso o per i documenti trattati con protocollo informatico, che superano i 120 mila ogni anno.
Grazie alla semplificazione dei procedimenti a carico dei Comuni e all’integrazione delle procedure di valutazione commerciale, urbanistica e ambientale, la predisposizione del nuovo Piano operativo per gli insediamenti commerciali – ad esempio – non solo ha avuto un iter più rapido rispetto al precedente, evitando duplicazioni di istruttorie, ma ha portato alla Provincia anche un notevole risparmio in termini economici, non essendo necessari incarichi esterni che per il Poic del 2006 ammontavano a 100 mila euro.
PERSONALE, IN 7 ANNI –21% DI SPESA SABATTINI: “SOBRIETÀ FIN DALL’INIZIO DEL MANDATO”
Dal 2004 – anno di insediamento dell’Amministrazione Sabattini – ad oggi la spesa per il personale, al netto degli aumenti contrattuali, è passata da 26 milioni di euro a 20,4 milioni, con un calo del 21,3 per cento. I dipendenti a tempo indeterminato, che nel 2004 erano 586, nel 2011 sono 566. Significativa la riduzione del numero di dirigenti di ruolo, passati da 26 a 17. Sono passati da 57 a 17, inoltre, i dipendenti a tempo determinato.
Di poco superiore al 20 per cento la riduzione della spesa per il pagamento delle indennità di cariche del presidente e degli assessori, passati da 700 mila euro del 2004 ai 556 mila euro previsti nel 2012. In calo dell’88,6 per cento le spese di rappresentanza, che nel 2004 ammontavano a 44 mila euro e nel 2012 si fermano a 5 mila. Azzerata per il 2012 la spesa per contributi, sponsorizzazioni e patrocini in spesa corrente (nel 2004 ammontavano a 250 mila) così come quelle per iniziative pubbliche, mostre e convegni a carico della Provincia: 1.000 euro nel 2012 (erano 67 mila nel 2004). Dimezzata anche la spesa corrente di sviluppo degli assessorati, che passa dai 10 milioni di inizio mandato agli attuali 5, 1 milioni di euro (- 49,6 per cento).
«Questi dati – commenta il presidente della Provincia Sabattini – illustrano come la sobrietà, che oggi diventa quasi un obbligo, in realtà abbiamo iniziato a praticarla già da tempo. Tenendo presente – conclude Sabattini – che nel frattempo, in questi sette anni, l’inflazione è aumentata del 15 per cento»
Nella tabella il raffronto tra alcune voci di spesa nel corso degli anni (dati 2004 e 2009 da consuntivo; 2012 proposta di preventivo) La spesa del personale è quella certificata alla Corte dei conti (omogenea al netto degli aumenti contrattuali)

*Compreso il nuovo fondo anticrisi per 500.000 euro

