E’ stato approvata dal Consiglio comunale, martedì 6 dicembre, con i voti favorevoli di PDL, Lega, Gruppo Misto, e del Sindaco, i voti contrari di Lista civica ‘Per Pattuzzi’ e PD, e la non partecipazione al voto dei Consiglieri Basile (IDV), e Megale (PD), la variante al Piano Strutturale Comunale.
La variante è il frutto di un percorso nato dalla necessità di adeguare il Piano Comunale di Sassuolo (PSC), approvato nel 2007, alle modifiche introdotte dalla variante del 2009 del Piano Provinciale (PTCP) e al quale il piano comunale deve adeguarsi.
“La variante del PSC di Sassuolo è stata elaborata e predisposta nei mesi scorsi interamente dal personale e dalle professionalità interne agli uffici comunali del settore “Governo del Territorio ed interventi pubblici”, e ciò ha garantito anche un notevole risparmio economico” – ha sottolineato l’Assessore Severi durante l’esposizione delle linee del documento.
“Oltre all’adeguamento del Piano alle direttive del Piano Provinciale, abbiamo affrontato alcuni elementi specifici, come lo studio di fattibilità per la realizzazione di una nuova residenza per anziani in prossimità dell’ospedale cittadino, in sostituzione dell’attuale “Casa Serena”, divenuta ormai inadeguata. Si tratta di una soluzione necessaria e di responsabilità per continuare a garantire in futuro, in una struttura più idonea, la crescente richiesta di servizio da parte dei cittadini”.
Per garantire questa struttura e più in generale uno sviluppo più rispondente alle reali esigenze della città, il Piano, nel rispetto dei limiti e delle linee imposte dalla Legge Regionale, ha previsto una diversa organizzazione dei cosiddetti COLL, strumenti di ripartizione del territorio.
“Nella ripartizione territoriale del PSC sul quale abbiamo elaborato la variante, non esistono i quartieri. A Sassuolo, sotto il profilo urbanistico ed istituzionale, la definizione di quartiere non esiste. Nonostante questo il vecchio PSC prevedeva l’esistenza di cosiddetti COLL-L, dove per L sta per Locale, ovvero suddivisioni del territorio idonee piuttosto a realtà più vaste e più complesse come le città di dimensioni maggiori, dove la suddivisione in quartieri assume anche una valenza istituzionale. In questa logica abbiamo eliminato la definizione COLL-L (locale), adeguata a città più grandi divise realmente ed istituzionalmente in quartieri, mantenendo la definizione COLL-U, riguardanti l’identificazione più generale di aree urbane, identificate sulla base di un bacino gravitazionale di utenza e idonee ad una realtà relativamente piccola come Sassuolo”.
“Il recepimento, all’interno del Piano Comunale, delle linee del Piano provinciale hanno riguardato anche la possibilità di edificare nelle zone di San Michele e Pontenuovo. Le indicazioni relative alle aree di frana attiva e di frana quiescente individuate dal Piano Provinciale – ha continuato l’Assessore rispondendo alle osservazioni dell’opposizione – sono obbligatorie per i Comuni e a queste ci dobbiamo attenere anche in fase di adeguatamento degli strumenti urbanistici comunali.
La individuazione ex novo o la diversa perimetrazione di un’area di frana da parte di un Comune non è nella facoltà del Comune stesso”.
L’approvazione del documento è stata anticipata da un vivace dibattito in aula. Critiche le opposizioni con gli interventi, dai banchi del PD, dei Consiglieri Sandro Morini e Giulia Pigoni: “Il fatto che questa variante non modifichi più di tanto il vecchio PSC significa che il Piano approvato dalla precedente amministrazione piace anche a quella attuale. Critichiamo l’abolizione dei Coll-L, che di fatto consentirà alla giunta di spostare consentire realizzazione di strutture in ogni area della città, anche al di là delle esigenze dei cittadini e la mancanza di un piano dei servizi alla città che dovrebbe accompagnare gli strumenti urbanistici”.
Critica anche il Consigliere Franca Cerverizzo (Sassuolo per Pattuzzi): “E’ una variante che svilisce il territorio, non tutela le aree verdi e non garantisce la sostenibilità ambientale e sociale dello sviluppo urbanistico”.
Dichiarazione favorevole alla variante del Capogruppo del PDL Ugo Liberi: “E’ una soluzione di responsabilità ai tanti problemi contenuti e lasciati dal vecchio PSC e che con questa variante andiamo in parte a correggere. L’obiettivo rimane quello del superamento del vecchio Piano, che per noi rimane sbagliato ed inadeguato”.
Plauso al lavoro svolto dall’Assessorato all’urbanistica e ai risultati ottenuti con l’elaborazione della variante, da parte del Sindaco Luca Caselli: “Un lavoro importante nell’interesse della città che smentisce con i fatti le critiche dell’opposizione. Questo su tre punti importanti: Abbiamo fatto un passo avanti nell’impegno preso su una nuova Casa Serena, ponendo le condizioni necessarie per potere avanzare con le procedure per la realizzazione. E’ stato garantito un lavoro di alto livello utilizzando esclusivamente professionalità interne all’amministrazione. Possiamo vantare un ufficio per la gestione delle pratiche sulla legge antismica che garantisce risposte in tempi celeri, largamente inferiori rispetto a quelli di altre realtà”.
Con l’adozione in consiglio comunale la variante è stata messa disposizione di tutti i cittadini che potranno così prenderne visione e se necessario esprimere le proprie osservazioni sui temi affrontati, secondo il principio di partecipazione che la legge prevede.
(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)

