Emil Banca è la capofila del pool di quindici banche di credito cooperativo emiliano-romagnole che finanziano con 1,8 milioni di dollari la microfinanza campesina in Ecuador. Per il 2012 le bcc della nostra regione garantiranno al FePP (Fondo ecuatoriano Populorum Progressio), la maggiore ong dalla cui iniziativa ha preso vita anche nel Paese andino la cooperazione di credito, le risorse che serviranno per dare credito, a tassi estremamente agevolati, alle Casse rurali nate in Ecuador. Grazie al progetto della microfinanza campesina, si è formata una rete di circa 800 Casse rurali che eroga micro-crediti agli strati più deboli della popolazione, sostenendo l’agricoltura dei campesinos e stimolando attività produttive e di trasformazione in forma di impresa comunitaria. «Nonostante la difficile fase congiunturale che le nostre realtà locali stanno attraversando, non ci siamo tirati indietro rinnovando il nostro impegno internazionale – afferma Giulio Magagni, presidente di Emil Banca e della Federazione regionale delle banche di credito cooperativo – Forse anche questo dimostra cosa significhi essere differenti». Emil Banca ha aderito al progetto nel 2002 e da allora il suo apporto si è concretizzato in erogazioni liberali per un totale di 150 mila euro. Inoltre, in qualità di banca capofila, l’istituto presente a Modena, Bologna e Ferrara ha promosso la costituzione di tre pool di finanziamento regionali erogando direttamente 400 mila dollari nel 2003, 400 mila dollari nel 2007 e 300 mila dollari nel 2011. Ha poi partecipato ad alcune missioni esplorative del credito cooperativo nazionale per valutare i risultati dei progetti intrapresi. Le precedenti operazioni di finanziamento si sono chiuse all’insegna della massima puntualità e senza mai registrare anomalie di alcun tipo, a conferma che non sempre i più vulnerabili e deboli finanziariamente sono meno solvibili. «Grazie al gemellaggio con il credito cooperativo italiano – spiega Giuseppe Tonello, direttore esecutivo del FePP –, in Ecuador la cooperazione di credito, così come lo è stata in Italia durante il ‘900, sta diventando il motore del riscatto delle popolazioni più povere che dalla gestione equa, sostenibile e responsabile dei propri risparmi stanno trovando risorse per affrancarsi dalla povertà».

