Nell’ultimo consiglio comunale del 30 novembre è stato modificato lo statuto comunale recependo il risultato referendario del giugno scorso riguardo l’acqua come bene comune privo di rilevanza economica. Gli articoli più importanti introdotti sono i seguenti:

1) Il Comune di Novellara riconosce il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico.

2) Il Comune di Novellara conferma il principio della proprietà e della gestione pubblica del servizio idrico integrato, si impegna ad evitare politiche che portino alla privatizzazione dello stesso e a garantire elevati standard qualitativi. Il Comune riconosce inoltre che tutte le acque, superficiali e sotterrane, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà.

3) Il Comune di Novellara riconosce che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini quindi la sua gestione deve essere attuata con forme di gestione rispettose del Diritto Pubblico.

Il voto della Lega Nord è stato a favore a patto che il sindaco e la giunta si impegnassero in sede di assemblea ATO affinché vi fosse una riduzione delle tariffe agendo sulla riduzione e possibilmente un azzeramento della famosa remunerazione del capitale investito del 7%. In sostanza ho chiesto semplicemente di agire come descritto nello statuto comunale al punto 3 nel rispetto del risultato referendario.

In una situazione attuale dove le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e le imprese sono con l’acqua alla gola è inammissibile garantire un ritorno così alto sul capitale investito da una ristretta cerchia di operatori.

Il sindaco si impegnò ad osservare lo statuto facendo rispettare il voto di migliaia di reggiani (ed anche del sottoscritto) nelle sedi appropriate.

Con grande indignazione apprendo ora dai giornali e dal Comitato Provinciale Acqua Bene Comune che nella riunione ATO di venerdì 16 dicembre nessun sindaco ha aperto bocca per un intervento sull’adeguamento ai referendum, che pure loro hanno votato, e che la tariffa dell’acqua non calerà ma bensì aumenterà.

L’ennesima dimostrazione che il centro sinistra ha appoggiato i comitati referendari per una meschina questione di opportunità politica.

A Novellara modificano lo statuto comunale ma in realtà le modifiche introdotte vengono disattese ed ignorate dopo solo 16 giorni; il classico esempio di “predicare bene ma razzolare male” .

(Melli Mauro, consigliere comunale Lega Nord a Novellara)