“Pighi ultimo in classifica: nessuna sorpresa. Le critiche che la Lega Nord da anni riserva alla Giunta che governa Modena ricevono un’autorevole conferma. Il sindaco Giorgio Pighi risulta infatti buon ultimo in Emilia Romagna nella classifica che misura il consenso di cui godono i primi cittadini” – così il segretario provinciale della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Riad Ghelfi e il segretario cittadino della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Stefano Bellei.

“Nessuna sorpresa, quindi, ma solo un ulteriore indicatore che testimonia come la nostra città ormai non possa contare su un governo degno di questo nome. E i motivi per cui l’amministrazione non riesce ad adempiere ai suoi compiti sono abbastanza chiari. Da una parte, lo diciamo senza volontà di offendere nessuno, la qualità media degli amministratori è calata notevolmente. Sono lontani i tempi in cui la sinistra era in grado di esprimere personalità magari spigolose e un po’ caratteriali, ma di indubbio livello.

Dall’altra la grande conflittualità che caratterizza quel contenitore senza anima che è il PD paralizza l’amministrazione, incapace di trovare un denominatore comune tra le tante componenti divise su tutto tranne che nella volontà di perseguire i propri interessi di gruppo.

E chi ne paga le conseguenze sono i modenesi, che vedono la qualità della vita calare inesorabilmente senza intravedere la speranza di un’inversione di rotta.

Ma, come abbiamo già avuto modo di dire, quello che sta accadendo è inevitabile. È la scontata conseguenza di un potere che governa il territorio ininterrottamente da quasi settant’anni e che ha perso ogni slancio ideale e creativo. Tutto invecchia e anche il potere subisce i segni dell’età.

Modena ha bisogno di un ricambio capace di ridare una spinta espansiva alla società, portando nuove idee e nuove energie per realizzarle.

La Lega Nord di Modena ha già steso un programma per il governo della città e sta identificando anche le persone giuste per poterlo applicare. Potendo contare anche sull’esempio di sindaci, come Flavio Tosi, che occupano stabilmente le prime posizioni della classifica di gradimento e che sono in grado di mettere a disposizione la loro esperienza di governo – concludono Ghelfi e Bellei.

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“Con l’ultimo posto in Regione nella classifica di gradimento dei Sindaci e degli Amministratori locali, il Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, ha fatto fare alla città il pieno di ultimi posti. Con gli ultimi posti in Regione dell’Amministrazione Pighi in tema di sicurezza, di immigrati clandestini, di inquinamento ambientale e pressione fiscale, il Sindaco PD continua la serie di fallimenti inanellando un ultimo posto anche nell’indice di gradimento dei cittadini”.

Interviene così sul deludente risultato del Sindaco di Modena nella classifica di IPR per il Sole 24 ore, relativa al gradimento degli Amministratori locali, il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Dott. Andrea Leoni.

“Ogni volta che esce una graduatoria o una classifica che riguarda Modena, l’Amministrazione PD riesce a dimostrare che al peggio non c’è limite. Pighi dice che in questa situazione non si poteva fare meglio? Noi diciamo che era praticamente impossibile fare peggio. E’ preoccupante che invece di prendere atto di questo desolante risultato e rimboccarsi le maniche, per tentare di risalire la china, almeno nell’ultimo parte della seconda fallimentare legislatura, Pighi continui a fare finta di nulla, a compiacersi del risultato e a dire che va tutto bene. I risultati della ricerca sul gradimento rendono ancora più chiaro ed evidente l’inadeguatezza di questa Amministrazione che con il trascorrere degli anni, ha costantemente perso credibilità e ha diffuso la consapevolezza che fino a quando rimarrà in Municipio, Modena non avrà alcuna speranza e prospettiva di sviluppo, rilancio e crescita” – conclude Leoni.

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“Giorgio Pighi a giudizio de Il Sole 24 Ore è ultimo per gradimento tra i sindaci emiliano romagnoli perché sconta le conseguenze di una politica (non tutta sua) buonista e assistenzialista che ha privilegiato gli stranieri e trasformato gli Italiani in figli di un dio minore”.

Così il Consigliere Regionale del PdL Enrico Aimi alla scomoda posizione del sindaco di Modena nella classifica dei comuni italiani.

“Alla fine, in città, rimangono l’insicurezza e la criticità economica soprattutto tra le fasce più deboli dei modenesi. Singolare destino – quasi fosse toccato dalla “legge del contrappasso di dantesca memoria” – quello di un sindaco votato anche dai nostalgici della camicia rossa, di ritrovarsi oggi ad indossare in regione la maglia nera”- conclude Aimi.

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Il dato è importante: la caduta di consenso del Sindaco Pighi è un fatto di cui non può non tener conto. Significa certamente un rapporto difficile per noi dire conflittuale con larga parte della città e con importanti componenti di consenso che si riconosce nelle forze della sinistra, ma evidentemente non nella Giunta Pighi.

Per questo motivo non credo che si possa ignorare questo risultato: non significa dover sottostare ad ogni diktat di protesta, ma neppure ignorare il tanto dissenso presente in città sulle scelte strategiche sulla città. Ai modenesi non piace il volto di Modena che esce da questi anni della sua gestione. Prenderne atto è fondamentale: a meno che l’essere al secondo mandato renda Pighi impermeabile alle critiche. Ma i calcoli elettorali credo non possano essere l’unico stimolo per governare bene una città.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)