D’ora in poi sarà più facile arrivare a Montese dalla Fondovalle Panaro. Questo grazie alla nuova variante a S.Giacomo Maggiore, sulla strada provinciale 27 della Docciola, che inaugura domattina, alla presenza del presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, dell’assessore provinciale alla Viabilità Egidio Pagani e del sindaco di Montese Carlo Castagnoli.


Si tratta di una variante lunga 1100 metri e larga 8 metri e mezzo con un viadotto di quasi 70 metri. L’opera è stata voluta dalla Provincia di Modena che ha investito oltre tre milioni e 615 mila euro, metà dei quali finanziati con le risorse del Patto territoriale dell’Appennino.

“Questa arteria – sottolinea Egidio Pagani, assessore alla Viabilità della Provincia di Modena – rappresenta un collegamento importante per la parte orientale dell’Appennino e per tutta l’economia della zona. Diversi insediamenti produttivi dell’area di Montese, infatti, la utilizzano per il trasporto delle merci. Per questo la strettoia rappresentata dall’attraversamento di S.Giacomo non era più sostenibile. Oltre a risolvere il problema del traffico pesante, garantiamo più sicurezza ai cittadini e una migliore situazione ambientale”.

Il nuovo tratto permette agli automobilisti che percorrono la strada provinciale 27 della Docciola di aggirare l’abitato di S.Giacomo dove, in corrispondenza della chiesa parrocchiale, la strada diventa larga appena quattro metri costringendo automobili e mezzi pesanti a circolare a senso unico alternato.

Ma era tutto il tratto della provinciale in prossimità della frazione a non favorire la scorrevolezza del traffico: dalla doppia curva all’ingresso del centro abitato, alle pendenze critiche soprattutto per i mezzi pesanti, fino ai raggi di curvatura troppo stretti all’uscita del paese. Problemi che ora sono stati risolti con la nuova variante la quale, oltretutto, è stata inserita in modo migliore nel contesto ambientale grazie alle piantumazioni di alberi ad alto fusto e verde previste lungo le scarpate e lo spostamento delle linee elettriche.