In data 21 Febbraio le Polizie Municipali di Sassuolo, Maranello, Fiorano e Formigine, hanno proceduto all’arresto di tre cittadini di nazionalità albanese colti nella flagranza di spaccio di sostanze. Gli arrestati rispondono alle iniziali di:
1. S.F. , di anni 25 enne, residente a Sassuolo e domiciliato a Formigine
2. L.G. , di anni 30, già residente a Maranello e al momento senza fissa dimora
3. G.M., di anni 24, domiciliato a Reggio Emilia
4. T.I., di anni 31 di cui si dirà innanzi.
L.G. , oltre alle accuse di detenzione e spaccio, in concorso, di sostanze stupefacenti dovrà rispondere di falso in quanto trovato con documenti di nazionalità romena e dovrà scontare un residuo di pena, in quanto colpito da un Ordine di cattura spiccato dal Tribunale di Milano, che gli è stato notificato nella circostanza. Nel corso dell’operazione, che ha richiesto una delicata fase di indagini, sono stati sequestrati oltre 500 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina purissima, il cui valore di mercato si aggira sui 300 mila Euro.
In data 24 febbraio, a completamento dell’attività di indagine gli operanti hanno tratto in arresto T.I. di anni 31, cittadino turco, in esecuzione di un Fermo di indiziato di Delitto a firma del Sost. Procuratore Dott. Tibis; il cittadino turco, coinvolto nella vicenda per quale si opera era stato accompagnato presso gli Uffici della Polizia Municipale di Modena per accertamenti e identificazione e nelle more di dette operazioni, è stato raggiunto dal provvedimento restrittivo della libertà.
Con l’arresto della quarta persona si è pertanto chiuso il cerchio di un indagine che ha visto come protagonisti negativi persone che gravitavano nell’area del Distretto ceramico e che in tale territorio avevano posto le basi per un traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione, che avrebbe dovuto concludersi in territorio di Sassuolo o Formigine, si è spostata sul territorio di Modena in quanto all’ultimo momento le persone, poi arrestate, hanno ritenuto che fosse meno pericoloso in considerazione degli arresti effettuati nell’ultimo periodo nel Distretto e dei quali gli arrestati hanno fatto espressa menzione. Sul piano puramente tecnico è stata un indagine, abilmente diretta dal Magistrato, titolare dell’inchiesta, condotta con professionalità e competenza, alla fine coronate dal successo. Ovviamente l’inconveniente occorso nel piazzale della Motorizzazione, nei confronti di cittadini inconsapevoli, ci dispiace e ci rammarica anche se, come relazionato alla Procura della Repubblica di Modena , si erano create le condizioni ambientali e di contesto, nelle quali era pressoché impossibile riconoscere l’equivoco e quindi evitarlo.

