“La paradossale mozione di sfiducia al Presidente Rubino presentata da PD e Lista Civica per Pattuzzi ha trasformato la seduta del Consiglio comunale di martedì 27 marzo in una inutile serata di fango scatenata contro una persona che con coerenza, responsabilità e correttezza ha svolto e continuerà a svolgere, con la stima della grande maggioranza del Consiglio, il proprio servizio nell’interesse della città e delle istituzioni.
Il tentativo di delegittimazione personale nei confronti di Francesco Rubino offende non solo la sua persona ma l’intero Consiglio comunale chiamato a discutere in modo democratico, e non certo con la denigrazione personale, dei tanti argomenti ben più importanti che stanno a cuore ai Sassolesi.
Non accettiamo lezioni di democrazia, di partecipazione, di diritto, di rinnovamento, di imparzialità da forze e gruppi politici che quando erano in maggioranza, la scorsa legislatura, hanno messo il bavaglio politico all’opposizione, violando quei principi e quelle regole democratiche su cui oggi fanno la morale e danno lezione.
La mozione di sfiducia si è trasformata in un boomerang per chi l’ha presentata. Se il tentativo era quello di mostrare una presunta debolezza della maggioranza, l’obiettivo è miseramente fallito. I 18 voti contrari alla mozione e i soli 10 voti favorevoli hanno dimostrato infatti la debolezza numerica e di contenuto dell’opposizione, così come la forza e la compattezza della maggioranza. Se lo scopo era attaccare ed indebolire il Sindaco, colpendo il Presidente, anche questo è fallito.
Nel cinquantesimo consiglio di questa amministrazione ci si poteva occupare di argomenti ben più importanti, edificanti ed interessanti per la città. L’opposizione ha preferito invece fare il processo ad una persona che gode della stima del Consiglio, confermando quell’atteggiamento distruttivo e strumentale che purtroppo ha caratterizzato le ultime sedute del Consiglio. Noi continueremo a lavorare nell’interesse della città, rispettando le persone, le istituzioni ed il mandato che ci è stato dato. Auspichiamo in un analogo atteggiamento da parte dell’opposizione”.


