Si svolge domani l’assemblea fra i lavoratori della filiale modenese della SDA, corriere espresso di proprietà del Gruppo Poste Italiane, per illustrare la decisione dell’azienda di dichiarare 114 esuberi a livello nazionale.
“Decisione irresponsabile e inaccettabile” è il commento di Cesare Galantini del sindacato Filt/Cgil di Modena, che se anche al momento non prevede ricadute dirette sulla filiale di Modena, non tranquillizza però sul futuro complessivo dell’azienda.
Gli esuberi infatti sono stati annunciati senza una un’informazione condivisa con i Sindacati in merito ad un reale processo di ristrutturazione e ad un piano industriale. “Ancora una volta si tenta di compensare le perdite di bilancio con il sacrificio dei lavoratori” commenta il sindacalista della Filt/Cgil.
La decisione aziendale di procedere alla messa in mobilità per 114 lavoratori avviene dopo anni con chiusure di bilancio gravemente in passivo e dopo scelte aziendali che hanno soltanto acutizzato la situazione. Per fronteggiare questa situazione di crisi i sindacati, riaffermando grande senso di responsabilità, avevano anche sottoscritto accordi che mantenendo alterati i livelli occupazionali, consentissero un recupero produttivo e un concreto rilancio dell’azienda.
Permanendo la difficoltà aziendali, Filt/Cgil chiede perciò il ripristino a livello nazionale del tavolo di confronto per trovare soluzioni condivise su un piano di ristrutturazione aziendale che abbia al centro la garanzia dei livelli occupazionali, ritirando i 114 licenziamenti.
La Filt/Cgil reputa anche l’atteggiamento di Poste Italiane in questi anni poco chiaro e richiede un’assunzione di responsabilità della Proprietà stessa.
Filt/Cgil è a disposizione dei lavoratori di SDA modenesi che venissero eventualmente coinvolti da procedure di mobilità, per garantirne i diritti con ogni azione utile.
(Segreteria Filt/Cgil Modena)