Sono state depositate oggi, lunedì 5 novembre, tre sentenze del Consiglio di Stato in merito al costruendo Centro Pasti di Sassuolo.

Nella prima sentenza, che va a completamento di quella parziale uscita ad Aprile, il Consiglio di stato ha disposto il subentro di Cir nel contratto d’appalto. Il Consiglio di Stato ha indicato con precisione, nel dispositivo, il percorso per il subentro di Cir a Markas secondo la linea che era stata tracciata dal Sindaco e dalla Giunta nella scorsa primavera quando avevano disposto il subentro di Cir a Markas nella costruzione e nella gestione del Centro Pasti, sventando il rischio di una richiesta ingente di danni da parte di Cir.

Con la seconda e la terza sentenza, il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibili e infondati i ricorsi presentati dai residenti per la carenza di interesse ad agire poiché, come tra l’altro afferma la Corte: “…i 600 pasti previsti non possono essere destinati a soddisfare esigenze di utenti/consumatori privati, ma esigenze di interesse generale ascrivibili agli alunni delle scuole sia private che pubbliche, purchè insistenti sul territorio comunale. In relazione a tale precisazione, non può derivare alcun pregiudizio agli attuali appellanti, poiché il centro cottura non può servire per preparare pasti destinati a servizi non ascrivibili a quelli di interesse strumentale alla comunità scolastica.”

Il Consiglio di Stato ha, inoltre, affermato la “non contrarietà alla legge delle scelte pianificatorie e di destinazione urbanistica effettuate dal Comune….” “…il centro cottura pasti per le scuole deve essere collocato in una posizione tale da consentire una rapida consegna dei pasti al fine di mantenere l’integrità degli stessi, la migliore qualità possibile e soprattutto il rispetto degli orari di mensa; esso non può essere collocato in una zona industriale generale per il ragionevole rischio di alterazione dei cibi e delle materie prime che li compongono; la scelta del Comune di realizzare un centro pasti anziché allestire delle cucine nelle singole scuole nasce dalla necessità di abbattere i costi ed ampliare gli spazi dedicati all’attività didattica nelle singole strutture scolastiche; infine, del tutto ragionevolmente il Comune ha eliminato il riferimento al quartiere per il centro cottura per rendere aderente la pianificazione alla realtà sociale e territoriale di Sassuolo”.

“Questa sentenza – commenta il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – conferma per l’ennesima volta la bontà e la legittimità dell’operato dell’Amministrazione Comunale e mette la parola fine a due anni di ricorsi strumentali e irresponsabilmente supportati dall’opposizione.

Questa volta – prosegue il Sindaco – a sostenere pari pari le tesi che propugnavamo da mesi ci ha pensato lo stesso Consiglio di Stato con grande chiarezza nella motivazione della sentenza pronunciata nei confronti dei residenti. Per quanto riguarda, invece, la decisione di affidare l’intero appalto a Cir, in seguito alla sentenza parziale di Aprile per evitare che il Comune dovesse pagare milioni di risarcimento danni, siamo estremamente soddisfatti che il Consiglio di Stato abbia sostanzialmente ratificato il nostro accordo evitando il rischio di cui sopra. A questo punto – conclude il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – la costruzione del Centro Pasti può riprendere e faremo in modo che la struttura venga completata al più presto nell’interesse delle scuole e degli studenti sassolesi”.

“Speriamo di essere arrivati alla conclusione di tante fatiche – è il commento dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Antonio Orienti – e di poter procedere nei nostri programmi, che dovrebbero portare anche ad una razionalizzazione degli spazi nelle scuole sassolesi. Colgo l’occasione, essendo stato partecipe del loro lavoro, per ringraziare personalmente e a nome di tutta l’Amministrazione l’Ufficio Legale e l’Ufficio Scuola, nonché i tecnici dei Lavori Pubblici”.