Dieci milioni di euro da parte della Regione Emilia-Romagna al Comune di Bologna per la promozione di iniziative di edilizia sociale nell’area dell’ex mercato Navile: lo stabilisce il protocollo sottoscritto dalla Giunta regionale che è stato approvato oggi dall’Assemblea legislativa con il voto favorevole di Pd, Fds, Sel-Verdi e Idv e l’astensione di Pdl, Lega nord e Mov5stelle. L’intesa prevede “entro sei mesi dalla data di sottoscrizione un accordo attuativo finalizzato a specificare i programmi prioritari di intervento, i quadri economico-finanziari e gli impegni di ciascun Ente, gli strumenti di coinvolgimento di risorse private e il crono programma degli interventi”, come si legge nel documento.

“Spostiamo dieci milioni di euro da un capitolo di bilancio destinato ai mutui agevolati e con una discrezionalità che non ci dovrebbe essere concessa e li diamo al Comune di Bologna senza alcun bando – attacca il consigliere Giovanni Favia (M5S) -, non c’è nessuna logica istituzionale ma solo solidarietà politica, si è scelto di ignorare sia il consiglio regionale che quello comunale, siamo i passacarte di un accordo tra due Giunte”. La collega Paola Marani (Pd) parla invece di un progetto di “riqualificazione complessiva con un mix già avviato con successo, ad esempio nell’area dell’ex Lazzaretto – sottolinea -, che va oltre alla sola edilizia sociale, a cui sono comunque dedicati 37.000 metri quadrati, con un progetto virtuoso non solo per la riqualificazione che porta ma anche per aver interrotto la prassi delle procedure senza garanzie, come invece accadeva in precedenza”.

L’assessore all’Edilizia, Gian Carlo Muzzarelli, interviene in conclusione del dibattito generale per ribattere alle accuse mosse da Favia: “Non facciamo accordi privati e seguiamo sempre le scelte di legge, siamo la Regione Emilia-Romagna e siamo abituati a fare le cose per bene, stiamo lanciando una nuova fase di collaborazione positiva per rispondere ai bisogni primari dei cittadini, come la casa: è accaduto con Bologna e accadrà con tutte le altre città”.