Lui è in carcere e lei ai domiciliari, ma per i due autotrasportatori abitanti a Canossa finiti dell’inchiesta “Bad Truckers” condotta lo scorso mese di novembre dai carabinieri di San Polo d’Enza – che individuarono una decina di autotrasportatori responsabili del trafugamento di ingenti partite di merci sottratte dai container che venivano loro affidati dalle stesse aziende derubate – i guai non sono finiti. Nel proseguo delle indagini, infatti, i carabinieri hanno accertato che i due “registi” dell’illecita attività sono anche i responsabili del furto di 15 tonnellate d’acciaio sottratte ad un’azienda del ferrarese che aveva affidato agli autotrasporti reggiani il trasporto del prezioso carico. Un ulteriore furto da circa 30.000 euro che va a sommarsi alla restante merce trafugata e che l’indagine ‘Bad Truckers’ aveva quantificato in circa un milione di euro. L’inchiesta, coordinata dalla D.ssa valentina Salvi sostituto presso la Procura reggiana, aveva infatti consentito di risalire ad una quindicina i colpi addebitati alla decina di autotrasportatori indagati che hanno sottratto ingenti partite di merci (condizionatori, abbigliamento antinfortunistico, saldatrici professionali, vasche Jacuzzi, forme di Parmigiano Reggiano, 20.000 bottiglie di rum Pampero, macchine da caffè etc..) del valore di oltre 1.500.000 euro recuperate dai Carabinieri sanpolesi e restituite alle aziende derubate delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Cuneo, Padova, Milano, Parma, Forli’, Padova e Mantova.
La certosina attività delittuosa è stata “documentata” anche dal sistema di videosorveglianza di un’azienda di autotrasporti di Canossa dove gli indagati facevano tappa per “l’alleggerimento” dei container. Secondo la ricostruzione investigativa, infatti, i camionisti approfittando della disponibilità di container da trasportare dalla sede delle aziende derubate sino ai porti di partenza facevano tappa a Canossa dove nei locali di un’azienda di autotrasporti (i cui titolari sono risultati i veri registi dell’illecita attività ndr) svuotavano i container di parte della merce per poi chiuderli e proseguire il viaggio.
Per i titolari dell’azienda di Canossa – un 32enne di Maddaloni (CE) e la compagna 36enne originaria di Milano – si aggrava la posizione in relazione alla nuova accusa per ricettazione mossa al duo dai Carabinieri della Stazione di San Pollo d’Enza che nel proseguo delle investigazioni sono riusciti ad addebitare un nuovo colpo ai due “bad truckers”.

