Pensava di farla franca e raggirare i servizi sociali del competente comune ed invece si è ritrovata presso gli uffici della caserma dei carabinieri di San Polo d’Enza a dover “spiegare” i contenuti di quella farlocca dichiarazione ISEE che certificava nel novembre 2011 la nascita di un figlio avvenuta invece sei mesi dopo. Un escamotage che avrebbe dovuto vederla intascare oltre 3.000 euro di contributi pubblici erogati dal comune a sostegno delle famiglie numerose. L’epilogo di questa singolare vicenda ha visto i carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una 27enne reggiana per il reato di tentata truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. L’origine dei fatti con la segnalazione da parte del competente servizio del comune di San Polo d’Enza fatta ai Carabinieri sanpolesi circa la presentazione di una richiesta di contributi sociali per un nucleo familiare numeroso del paese.
Istanza supportata dalla dichiarazione ISEE rilasciata dall’INPS nel novembre 2011 che attestava, sei mesi in anticipo, la nascita di un figlio avvenuta nel luglio dell’anno successivo; il tutto riproducendo la dichiarazione contraffatta. Gli attenti impiegati comunali accortisi dell’anomalia si rivolgevano ai carabinieri che scoprivano il raggiro. Per la giovane casalinga al posto del contributo è invece arrivata una denuncia penale in ordine al citato riferimento normativo violato.

