Dal 22 dicembre esposte permanentemente 70 opere degli studenti dell’Istituto d’Arte di Bologna Settanta pannelli su tela e legno ispirati alla natura e a piccoli animali, ambientati in contesti suggestivi, impreziosiranno dal 22 dicembre il piano terra della Maternità dell’Ospedale Maggiore, che ospita la Neonatologia, la Terapia Intensiva Neonatale e gli ambulatori.
E’ il frutto della collaborazione tra il Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Usl di Bologna, il Liceo Artistico “Francesco Arcangeli” – Istituto d’Arte di Bologna e l’Associazione Genitori La Chiocciola Onlus, che ha finanziato il progetto.
Le opere, realizzate dai giovani artisti dell’Istituto d’Arte, abbelliranno gli ambienti frequentati dalle famiglie, in particolare dalle mamme, durante il periodo della gravidanza e nella fase iniziale della vita dei loro bambini.
La mostra permanente sarà inaugurata sabato 22 dicembre alle 11.30 da Fabrizio Sandri, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda USL di Bologna, Silvio Denuzzo, Presidente dell’Associazione Genitori La Chiocciola Onlus, Maria Cristina Casali, dirigente Scolastica del Liceo Artistico Francesco Arcangeli – Istituto d’Arte Bologna.
Gli autori delle opere, studenti delle classi quarta e quinta dell’indirizzo Pittura e Decorazione pittorica del corso sperimentale Michelangelo del Liceo Artistico Francesco Arcangeli – Istituto d’Arte Bologna, coordinati da Antonio Borzì, hanno messo a disposizione idee e progettualità, e lavorato con passione e professionalità per rendere più sereno e accogliente l’ambiente ospedaliero frequentato dai familiari dei piccoli degenti.
Nella Maternità dell’Ospedale Maggiore nascono ogni anno circa 3200 neonati. La Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale assiste, ogni anno, circa 50 neonati di peso inferiore ai 1.500 grammi e/o di età gestazionale inferiore alle 30 settimane. Nel triennio 2008-2010 i neonati gravemente prematuri sopravissuti sono stati il 93,4% (84,2% la percentuale media internazionale), il 67,1% senza patologie rilevanti (50,9% il dato medio internazionale), dati confermati anche per il 2011.