carabinieri_2001Ieri pomeriggio si è verificato un tentativo di furto presso l’autosalone “Qui Auto” di via Enrico Mattei. I Carabinieri della Compagnia di Medicina si sono recati sul luogo per eseguire i rilievi tecnici e scientifici, con la speranza che i malviventi avessero lasciato qualche traccia. Sul posto veniva accertato che la vetrata che conduce al locale, dove sono custodite le chiavi delle autovetture in vendita presso l’autosalone, era in frantumi e per terra c’erano numerose macchie di sangue, verosimilmente riconducibili all’autore del tentato furto che poteva essere rimasto ferito durante lo sfondamento del portone. Durate il sopralluogo, nelle immediate vicinanze, i Carabinieri si trovavano di fronte un uomo che presentava evidenti tracce ematiche. Di fronte alla richiesta dei militari di motivare la sua presenza, l’uomo, inizialmente, rispondeva dicendo che stava cercando il titolare, poi, imbarazzato dalla situazione, inscenava una sorta di “sceneggiata”, spogliandosi e dandosi dei colpi sul capo. I Carabinieri, temendo di trovarsi casualmente a contatto col diretto responsabile del reato perpetrato, dapprima lo tranquillizzavano invitandolo a fermarsi, poi si recavano all’esterno del magazzino e gli perquisivano l’auto: una Volkswagen Golf che lo stesso aveva parcheggiato a pochi metri di distanza dal concessionario. All’interno del veicolo veniva rinvenuto un piccone macchiato di sangue. A quel punto ogni dubbio sembrava risolto, l’uomo fermato faceva presupporre di essere l’autore di quanto accaduto all’interno dell’autorimessa.  Gli investigatori, dopo l’identificazione, lo accompagnavano presso l’Ospedale Civile di Budrio, a causa delle ferite da taglio che lo stesso presentava alle mani. I sanitari lo dimettevano con una prognosi di tre giorni per ferite dovute a frammenti di vetro.

Durante il tragitto in ospedale, l’uomo, 35enne, nato a Bologna e residente a San Lazzaro di Savena, ammetteva spontaneamente di essere stato l’autore del reato. Dalle indagini avviate dai Carabinieri, è emerso che qualche ora prima, tra via Enrico Mattei e via Roveri, in una zona confinante al citato autosalone, si erano verificati altri furti in appartamento. I proprietari informavano le Forze dell’Ordine di aver visto un uomo a bordo di una Golf, la cui descrizione corrispondeva al 35enne che si trovava in caserma. I Carabinieri invitavano una delle vittime a recarsi da loro per un riconoscimento fotografico e nella circostanza la donna riconosceva con certezza il sospettato. Considerati i gravi indizi di colpevolezza emersi a carico dell’uomo, che nel giro di poco tempo si era furtivamente introdotto all’interno di più abitazioni e nello stesso concessionario, nonché i numerosissimi precedenti penali di polizia ed altre condanne per reati di varia tipologia, gli investigatori dell’Arma lo arrestavano con l’accusa di furto aggravato continuato.

Questa mattina è stato tradotto nelle aule del Tribunale di Bologna per essere giudicato col rito direttissimo. L’arresto è stato convalidato e il 35enne è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione con la concessione degli arresti domiciliari.