Caro Pighi Natale,
quest’anno noi cittadini siamo stati molto buoni, pazienti e tolleranti verso l’amministrazione comunale, quindi pensiamo di meritarci un bel regalo per l’anno prossimo.
Vorremmo che un po’ di strisce blu ritornassero bianche, perché le persone che abitano sui viali sono costrette a pagare una tassa ad una società privata per parcheggiare a casa propria.
Ci piacerebbe ricevere un bigliettino di scuse per aver privatizzato il parco Novisad, diventato un cimitero di box auto sfitti.
Gradiremmo non costruiste le palazzine di via Aristotele e Canizzaro sopra le nostre falde acquifere, perché non vorremmo trovarci a bere l’acqua del Secchia: teniamo alla nostra salute e ci preoccupa che l’Arpa abbia espresso tante perplessità.
Vorremmo non sentir più parlare di Modena Futura, né della piscina al Parco Ferrari, né di nuove torri o grattacieli, perché la nostra città crescerà senza snaturare la propria vocazione di città media: magari vorremmo parlare di incentivi alle energie rinnovabili, di riqualificazione degli immobili esistenti e di verde cittadino.
Gradiremmo tanto le scuse del Signor Sitta, soprattutto per l’autodromo di Marzaglia che crea tanti disagi ambientali e per il progetto Ex-Amcm che il Tar gli ha appena bocciato, visto che anche noi ci eravamo tanto opposti e diceva che ce l’avevamo con lui per partito preso.
A proposito: vorremmo che Pighi Natale gli portasse in dono un metro per misurare bene la lunghezza della pista delle macchinine, una calcolatrice per calcolare la percentuale di posti liberi sul totale dei disponibili al Novi Park e paletta e secchiello per raccogliere le polveri nelle vicinanze dell’inceneritore a cui tiene tanto …
Vorremmo che fosse dato un aiuto ai negozianti del centro storico che sentono tanto la crisi e hanno pagato l’Imu più alta di tutti: non ci piace vedere tutti quei negozi sfitti e non vogliamo passare le nostre vacanze solo nei centri commerciali.
Vorremmo anche che negli asili che avete privatizzato si applicasse il contratto collettivo delle scuole pubbliche, perché queste lavoratrici hanno diritto ad avere uno stipendio pari alle loro colleghe.
Vorremo tanto che non si svendessero o privatizzassero i servizi pubblici: cominciando dall’acqua per poi passare all’assistenza ai meno fortunati, agli anziani ed ai disabili evitando così che peggiorino i servizi a loro offerti.
Questi sono i nostri desideri, se non riesci ad esaudirli tutti ce n’è uno a cui teniamo più di ogni altro: vorremmo proprio tanto che l’amministrazione comunale non si limitasse a parlare coi cittadini ma li ascoltasse veramente e che avesse l’umiltà e la lungimiranza di saper anche fare un passo indietro, laddove si accorgesse di aver sbagliato!
(Giuseppe Dorati, Coordinatore Cittadino IDV Modena)

