Le attività investigative del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, hanno consentito di individuare un sistema di “frode carosello chiuso”, in cui sono risultati protagonisti, oltre imprenditori nazionali, anche operatori commerciali di Polonia e Portogallo. A conclusione delle indagini di polizia giudiziaria delegate dalla Procura della Repubblica di Fermo in virtù della configurazione di una vera e propria organizzazione criminale dedita alla perpetrazione di reati di natura economica e finanziaria, sono state denunciate 7 persone: quattro per associazione per delinquere, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emissione di fatture per operazioni inesistenti e occultamento/distruzione di scritture contabili; due per associazione per delinquere ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e una per associazione per delinquere e occultamento/distruzione di scritture contabili.

Parallelamente all’individuazione e alla ricostruzione, nel dettaglio, di tutti i passaggi che hanno caratterizzato la consistente frode, le Fiamme Gialle di Porto San Giorgio, attraverso le peculiari attività di polizia economica e finanziaria, hanno segnalato all’Agenzia delle Entrate, per la conseguenti azioni di recupero, elementi positivi di reddito non dichiarati per 32 milioni di euro, elementi negativi di reddito non deducibili per 27 milioni di euro e violazioni all’IVA per 23,6 milioni di euro, consentendo, peraltro, anche l’assoggettamento a tassazione, ai fini dell’I.R.A.P., di una massa impositiva quantificata in 59 milioni di euro.

Evidenze tutte constatate nell’ambito di un già riscontrato articolato giro di fatture riferite ad operazioni inesistenti – sia emesse, sia utilizzate – che ha superato i 116 milioni di euro e che, per altra parte, è stato già ulteriormente sommariamente quantificato in altri 146 milioni di euro ad opera di “nuovi” 25 soggetti economici, fornitori, “sulla carta”, di una società di Porto Sant’Elpidio (FM), ubicati nei comprensori di Bolzano, Pordenone, Vicenza, Treviso, Verona, Padova, Torino, Alessandria, Milano, Lodi, Modena, Roma, Teramo, Napoli e Bari, già segnalati ai Reparti del Corpo territorialmente competenti per l’avvio degli accertamenti penali e amministrativi di circostanza.

Le attività della Guardia di Finanza di Porto San Giorgio sono proseguite ulteriormente verso la già avvenuta individuazione dei beni e delle disponibilità in capo ai componenti del gruppo criminale, per le conseguenti adozioni delle misure cautelari – sia penali, sia amministrative – per le quali sono state già informate le Autorità rispettivamente competenti.